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Riceviamo e pubblichiamo la lettera che una nostra lettrice, Annarita, ha dedicato al dottore Salvatore D’Auria e al Reparto Ortopedia dell’Ospedale Fatebenefratelli, di cui è direttore. Ecco il testo:

“Mamma è stata operata lo scorso 24 maggio al ginocchio destro. Le è stata messa una protesi. Volevo complimentarmi con l’equipe del dottore D’Auria con i colleghi medici del Fatebenefratelli che hanno collaborato e con gli infermieri del reparto per la professionalità, gentilezza, scrupolosità e per il buon risultato dell’operazione che era abbastanza delicato. Tra tante difficoltà fanno il loro dovere con immensa dedizione. Volevo descrivere la mia ammirazione e riconoscenza al personale medico”.
 
Fin qui il testo che Annarita ha voluto dedicare al personale medico ed infermieristico che si è preso cura della madre ricoverata nel nosocomio di viale Principe di Napoli. A noi è sembrato doveroso darne risalto perché esprime una testimonianza sincera e sentita non solo di una “buonasanità” in un periodo in cui il cronista è costretto a dare conto di episodi di “malasanità” o più semplicemente di disservizi, criticità e ritardi comunque inaccettabili e censurabili; ma anche perché Annarita ci dice che tanti operatori sanitari, nonostante i problemi e le carenze del Servizio Sanitario, non mollano rispetto al proprio dovere derivante dal “Giuramento di Ippocrate” e fanno quanto è umanamente possibile per assicurare ai cittadini un servizio degno di un Paese civile. Non avevamo mai dubitato del fatto che anche nel Sannio si curano e bene i pazienti. Lo avevamo constatato soprattutto nel recente ed angoscioso biennio della pandemia da Covid 19 e la gratitudine per quello che il Sistema Sanitario ha fatto per tutti i cittadini trova oggi con queste brevi ma efficaci righe di Annarita una bella conferma.