San Bartolomeo in Galdo (Bn) – L’Ospedale di Comunità a San Bartolomeo in Galdo ora è realtà. Ha aperto ufficialmente questo pomeriggio la struttura sanitaria territoriale nel capoluogo del comprensorio montano del Fortore. I cittadini fortorini aspettavano, se non proprio questo risultato, qualcosa di simile da circa 60 anni: per questo erano presenti in massa tra autorità civili e militari alla cerimonia che ha visto come protagonisti ovviamente il Sindaco Carmine Agostinelli e Vincenzo De Luca, Presidente della Regione, che ha dedicato tutta la giornata al Sannio. E proprio il governatore campano, per celebrare l’evento, se ne è uscito dal palco con una delle sue: “E’ una bella giornata di sole, finalmente”. Alludendo sia al meteo che, ovviamente, al risultato conseguito. Accanto al Psaut, ovvero al poliambulatorio, cui è appoggiata una ambulanza nuovissima, da quest’oggi l’offerta e l’attività sanitaria per questa comunità che negli ultimi decenni soffre problemi particolari di isolamento, si rafforza. Al momento sono disponibili 10 posti con l’obiettivo in un prossimo futuro di raggiungere 20 posti letto.
La struttura è stata realizzata moltissimi anni addietro, ma di fatto è stata inutilizzata a lungo, tanto che si è parlato per anni di “un’opera incompiuta”, come ha ammesso Gelsomino Ventucci, Dirigente dell’Asl, che ha introdotto la cerimonia; “ma è inutile stare a parlare di questo. Quando purtroppo una donna incinta ha un aborto, non è il caso di chiederle come stia quel figlio mai nato, si va vanti e si pensa a fare un altro figlio. E’ quanto accaduto anche qui a San Bartolomeo in Galdo”. L’Ospedale di Comunità nel centro fortorino copre un vuoto nell’offerta sanitaria della zona: e per questo che la più grande soddisfazione è stata espressa dal primo cittadino Agostinelli: “E’ un momento di gioia. Siamo apripista in Campania. Tagliamo un traguardo atteso da tempo. In questa struttura ci sarà il Psaut il poliambulatorio, il centro antidiabetico, il centro radiologia il laboratorio analisi con l’ospedale della Comunità rappresenta il polo della salute. La medicina generale potenziata a dispetto di un territorio come il nostro lontano rispetto agli ospedali territoriali”.
Il sindaco ha voluto esplicitamente dribblare ogni polemica: “E’ il momento del silenzio per assaporare solo la gioia”, ha scandito dal palco. Nello specifico non ha voluto rispondere a qualche primo cittadino dello stesso Fortore che ha ironizzato sui pochi posti letto a disposizione: “Sull’ospedale di comunità”, ha precisato, “sono state dette tante chiacchiere anche troppe. Ora è il momento del silenzio per goderci questo meraviglioso momento“. lnfine il primo cittadino si è detto fiducioso anche a dispetto del tremendo gap infrastrutturale materiale che attanaglia in Fortore, perché ancora oggi per raggiungere San Bartolomeo in Galdo da Benevento occorre almeno un’ora, nonostante il primo tronco della Fortorina già realizzato fino a San Marco dei Cavoti e al Casone Cocca: “Stiamo lavorando anche su questo per il completamento della Fortorina”, ha sottolineato Agostinelli.
A prendere la parola è stato poi il sindaco di Benevento Clemente Mastella che ha rimarcato la caparbietà di Agostinelli e ha lodato il presidente De Luca “Gli ospedali periferici non devono essere messi da parte. Occorre spendere i soldi che ci sono. E De Luca ha dimostrato solidarietà e vicinanza al popolo fortorino”. Il direttore dell’Asl Gennaro Volpe, prendendo la parola, ha detto: “Sono davvero emozionato. Si aspettava da 60 anni questo risultato. E’ stato un lavoro immane e il risultato è stato tanto atteso da tutti. Ora ci accingiamo ad un percorso nuovo. Stiamo lavorando per una rete territoriale attraverso il Pnrr. Essere qua in questo momento ci rende orgogliosi. Mi sono innamorato del Fortore. E’ distante da Benevento e merita tutta l’attenzione possibile”. Poi ha concluso: “Sono quasi tre anni che mi trovo qua nel Sannio. Abbiamo cercato di dare una risposta ai problemi della comunità. Oggi essere qua ci rende veramente orgogliosi. C’è stata un rapporto costante con le Istituzioni locali”. Infine ha detto: “Questi posti letto che serviranno per pazienti cronici utili all’atto delle dimissioni degli ospedali e dopodiché ci sarà il percorso dell’assistenza domiciliare. Fare salute a casa è un’ opportunità rara. Nei prossimi mesi altri saranno implementati altri posti letto e la cot, struttura aziendale che prenderà in carico tutti i pazienti cronici”.
A concludere la cerimonia il presidente della Regione. De Luca con orgoglio ha detto: “Questo ospedale non lo avrebbero fatto se non lo avessimo deciso noi. Per due ragioni. Facciamo quello che è giusto fare per la tutela dei concittadini. Abbiamo deciso di inserire nella programmazione questo ospedale e casa di comunità. Va dato merito. Veniamo da due anni terribili e non è stato semplice mantenere l’obiettivo”. De Luca ha quindi prospettato che l’azione politica per dare una risposta ai bisogni della collettività in materia di offerta e servizi sanitari continuerà anche a favore delle collettività di Sant’Agata de’ Goti e di Cerreto Sannita dove le strutture ospedaliere locali saranno ri-avviate secondo programmi articolati a seconda delle opzioni già da tempo determinati. Alla Cerimonia hanno preso parte il Prefetto Torlontano, il Questore Giobbi, il Comandante provinciale dei Carabinieri Passafiume e della Guardia Finanza Bua; la senatrice Sandra Lonardo, il deputato Pasquale Maglione il consigliere regionale Luigi Abbate, il Presidente della Provincia Nino Lombardi, numerosi Sindaci anche dalle aree più lontane, come quello di Sant’Agata de’ Goti o di Guardia Sanframondi, i vertici del’Asl e dell’Ospedale San Pio. (Qui il suo intervento).