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Conferenza stampa per Roberto Occhiuzzi. Il tecnico della Virtus Francavilla ha parlato alla vigilia dell’appuntamento di campionato con il Benevento, sfida che si disputerà domani sera alla “Nuovarredo Arena“. Il tecnico della compagine pugliese ha fatto il punto della situazione, queste le sue parole.

Stimoli – Con Antonazzo mi sono trovato benissimo, è stata fatta una scelta forte per dare un segnale importante soprattutto ai ragazzi, ma anche a me stesso. Dobbiamo dare di più e andare meno dietro alle debolezze che si creano dopo una sconfitta o dopo le prime difficoltà che una gara ti può creare. Fondamentale è ricercare profili che alzino il livello temperamentale perché il campionato di serie C ti mette davanti a delle difficoltà. Su questo aspetto abbiamo lavorato tanto in settimana, i ragazzi devono sentirsi punzecchiati. Le sconfitte ci stanno, ma non ci sta stare in gara per sessanta, settanta minuti e poi squagliarsi. E’ un aspetto mentale che non lascio assolutamente passare. In settimana siamo stati tanto in campo, ma la testa dei ragazzi non la puoi massacrare ma dobbiamo stare sul problema, difendere la categoria con il coltello tra i denti.

Presidente – Questo gruppo si porta alcune debolezze e deve toglierle. Ci sto lavorando tanto, più delle chiacchiere serve il lavoro di campo, devono capire l’importanza anche di una partitina in allenamento. Devono recepire in fretta questo messaggio, perché a un allenatore da fastidio che la squadra lanci questo segnale, di non aver capito l’importanza della categoria, sia per loro che per la proprietà e la città. Abbiamo il dovere di dare importanza al centimetro in gara, a qualsiasi situazione. Forse è quello che manca, non dare importanza ai dettagli che in gara fanno la differenza. La cosa è collettiva e dobbiamo subito cambiare rotta.

Direttore sportivo – Quando ci sono questi cambi forti è normale chiedersi cosa stia succedendo. Sta succedendo che dobbiamo dare di più e i ragazzi lo sanno, ma non farlo solo a chiacchiere. Le partite, poi, le puoi vincere o perdere. Come ha detto il presidente in settimana non bisogna esaltarsi alle vittorie o deprimersi alle sconfitte, ma le gare bisogna giocarle. La squadra ha dimostrato di giocarle con la testa e con intensità tante gare, anche prima del mio arrivo, dobbiamo diminuire l’instabilità e i momenti di difficoltà che ci portiamo dentro. Questo devono trovarlo i ragazzi, stiamo lavorando senza fronzoli andando al problema della debolezza mentale. I punti alla fine contano e per farli contare bisogna fare prestazioni avendo un’attenzione maniacale su tutto.

Tattica – Indipendentemente dai moduli, i calciatori devono mettersi a disposizione approcciando la gara con una determinazione feroce che alza anche la prestazione del compagno. Se giochi a due o a tre, la prestazione il calciatore la deve fare e la deve alzare. La predisposizione al sacrificio i ragazzi la mettono, ma serve equilibrio, anche di testa. Serve razionalità, bisogna sapere attaccare e difendere nei momenti giusti. Sul modulo possiamo cambiare poco in questo momento, dobbiamo stringerci a livello temperamentale. Vedere una palla che vola dietro la tribuna mi farebbe piacere, questo vorrei vederlo perché il calcio è fatto da tante sfaccettature. 

Assenti – Accardi ha preso una botta nell’ultima partita, dopo aver giocato già in condizioni precarie perché sapevamo che avrebbe dovuto seguire un percorso di due settimane. Gli abbiamo chiesto un sacrificio ma ha preso questa botta e ne avrà almeno per un’altra settimana. Izzillo è fermo ai box, Cardoselli è ancora fuori condizione e, nel finale di stagione, potrebbe essere un acquisto importante.

Mercato – Ne ho parlato con il nuovo direttore e l’intento è quello di alzare il temperamento della squadra. Voglio gente che venga a sposare il progetto salvezza, consapevoli che a Francavilla c’è una società che fa lavorare benissimo ma, in questo momento, siamo in una situazione scomoda. Dobbiamo sentire le spille dietro la schiena, dobbiamo uscire da questa situazione e i ragazzi lo sanno. Nelle corde abbiamo i mezzi per farlo, poi la società e il direttore ci daranno una mano. Il mio pensiero, però, è a domani, a chi ho in gruppo. Sapete quanto tengo ai ragazzi e mi da fastidio vengano sminuiti.

Tifosi – L’ambiente darà sempre una mano, l’ambiente è frizzante e lo era anche quando sono venuto da avversario con il Cosenza. La gente darà una grossa mano, ha capito che deve esserci vicino ma dovremo essere noi a trascinarla e non farla cadere nello sconforto. Dobbiamo percepire il momento e uscirne, ogni gara sarà una finale che porterà dei punti. Mi piacerebbe vedere la squadra sotto la curva come con il Brindisi per condividere un momento di gioia.