“Ho letto oggi il decreto del ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, con il quale è stato nominato presidente del Conservatorio Statale di Musica “Nicola Sala”, Antonio Rossi, dottore commercialista, a partire dal prossimo 4 aprile. Sono rimasto sbalordito da una nomina che è palesemente illegittima.
Essa è stata fatta in dispregio della normativa che richiede caratteristiche specifiche ed inderogabili al fine di essere indicato quale vertice dell’Istituto di Alta Formazione Musicale.
La nomina del ministro la contesto al punto di aver già dato mandato al mio collegio difensivo guidato dall’avvocato Luigi Diego Perifano, di appellarla dinanzi al Tar ai fini anche della tutela dell’Istituzione e della mia onorabilità, in quanto presidente uscente, una nomina, quella di Rossi, che prende le mosse da una partigiana decisione del Consiglio Accademico del Conservatorio “Nicola Sala” il quale, pur a conoscenza delle stringenti disposizioni impartite dal Ministero medesimo che sovrintendono a tale percorso, ha proposto nella terna il dottore Rossi che è palesemente privo dei requisiti necessari.
Un filo rosso sembra legare la decisione di Benevento a quella di Roma consumata peraltro, inspiegabilmente, in modo repertino e tempestivo e senza gli opportuni approfondimenti.
Aggiungo che l’interesse della mia persona è dato anche dal fatto che la mancata riconferma nell’incarico appare essere, ed è, un giudizio sul mio operato, giudizio negativo o di inconsistenza, evidentemente, visto che, per prassi consolidata, essendo riconosciuta essere troppo breve la permanenza nell’incarico, tre anni, per espletare azioni incisive nella politica di governo dell’Ente, tutti i miei predecessori sono stati confermati nell’incarico almeno per un secondo mandato.
Non leggo da nessuna parte le valutazioni che il Ministero ha fatto per non scartare questa ipotesi di conferma avviandosi invece lungo un percorso completamente illegittimo e da censurare così come la decisione del Consiglio Accademico del “Nicola Sala”.
Penso, inoltre, che sia questa l’occasione giusta anche per porre finalmente un freno ad atteggiamenti irrispettosi delle norme che per quanto a mia conoscenza vengono posti in essere nel Conservatorio di Benevento.
Anche su questo ho notiziato ampiamente il Ministero ed in assenza di suoi provvedimenti urgenti, non escludo, ulteriori mie iniziative al riguardo.
Ho lavorato sodo in questi tre anni per dare spessore, dignità e forza a questa preziosa Istituzione del territorio.
Mi batterò con vigore e decisione affinché non sia la politica, quella che non produce frutti ma solo nomine e gestione del potere, ad appropriarsi di questa realtà, come invece appare, realtà a cui guardano centinaia di giovani che da noi si aspettano solo buone nuove ed indirizzi di governo che possano sostenere il loro sviluppo e la loro crescita”.