Importanti novità interessano il comparto idraulico-forestale, settore strategico nella difesa del territorio, nella lotta al dissesto idrogeologico e nella cura delle aree interne. Il 14 aprile, presso la sede della Conferenza delle Regioni a Roma, è stata ufficialmente avviata la trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per gli addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale e idraulico-agraria, scaduto a dicembre 2024. Le organizzazioni sindacali hanno ribadito la necessità di riconoscere al settore la giusta centralità e di giungere rapidamente alla firma del nuovo contratto, che riguarda oltre 60.000 lavoratori a livello nazionale.
In Campania, il percorso di stabilizzazione dei lavoratori precari sta finalmente prendendo forma, grazie alla sinergia tra FAI, FLAI, UILA, UNCEM e Regione. Il Disegno di Legge n. 385/2024 – pubblicato sul BURC il 16 dicembre scorso – apre concretamente la strada ai contratti a tempo indeterminato, attraverso le modifiche e integrazioni alla Legge Regionale 11/96. Un passo decisivo che segna la volontà politica e istituzionale di superare decenni di incertezza occupazionale.
Nel Sannio, i primi risultati sono già visibili: la Comunità Montana del Fortore ha stabilizzato 40 lavoratori dal 15 aprile; la Comunità Montana Titerno-Alto Tammaro procederà all’assunzione di 71 unità a inizio maggio. La Provincia di Benevento ha attivato 28 contratti a tempo determinato, con l’impegno di convertirli in contratti stabili non appena giungeranno i necessari riscontri regionali. La Comunità Montana del Taburno, invece, attualmente non dispone di lavoratori a tempo determinato.
Nonostante i progressi, permane una criticità centrale: i ritardi nel pagamento degli stipendi. È inaccettabile che i lavoratori debbano attendere mesi per ricevere quanto loro spetta. Il pagamento regolare e mensile è un diritto inalienabile. Ad oggi, gli Enti Delegati non hanno ancora ricevuto l’80% del saldo dei fondi FESR relativi al 2024, a causa di rallentamenti burocratici e tecnici nella loro erogazione.
In questo scenario complesso, alcune Comunità Montane hanno cercato di intervenire con anticipazioni per sostenere i lavoratori, soprattutto in occasione delle festività. La Comunità Montana Titerno-Alto Tammaro ha liquidato la mensilità di settembre 2024; il Fortore ha predisposto l’anticipo per novembre e dicembre 2024, riuscendo a erogare solo 1.000 euro per difficoltà bancarie; il Taburno ha fermato i pagamenti a maggio 2024, mentre la Provincia di Benevento è prossima a saldare le mensilità di gennaio e febbraio 2025.
La FAI CISL IrpiniaSannio, per voce del Segretario Generale Luigi Pagano e del Coordinatore Territoriale Alfonso Iannace, rilancia con determinazione l’urgenza di risposte chiare e definitive: la piena stabilizzazione di tutti i lavoratori presso gli Enti Delegati, l’attuazione delle riforme già definite, e – in cima alle priorità – l’erogazione puntuale degli stipendi.
Solo attraverso un impegno concreto sarà possibile garantire dignità e sicurezza a questi lavoratori, veri custodi del territorio, e assicurare continuità a un settore fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente. Con senso di responsabilità e spirito costruttivo, si auspica che si arrivi presto a soluzioni concrete, evitando il rischio di tensioni e sfiducia nelle istituzioni.