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Nell’ultima settima abbiamo recuperato 5 cani malandati che si aggiungono ai 60 cani che accudiamo al rifugio. Questi 5 sono solo una piccola parte dei cani che ogni giorno vengono abbandonati in strada e accalappiati nella nostra provincia, cani di cui nessuno conosce l’esistenza perché non vengono pubblicati sui social.

Quotidianamente ci impegniamo per far adottare quanti più animali possibili in modo da poterne accogliere altri e infatti ogni anno transitano da noi più 150 animali, alla maggior parte dei quali riusciamo a regalare una famiglia.
Ogni giorno garantiamo il massimo a tutti gli ospiti del Rifugio e lo facciamo a titolo di volontariato.
Facciamo turni mattina e sera 7 giorni su 7 compresi i festivi e siamo 6/7 volontari in una provincia di circa 250mila abitanti.
Perché questa premessa?
Perché non consentiamo a nessuno di criticare il nostro operato e di pretendere il nostro intervento.
In questi giorni a Benevento sono stati segnalati 2 cani che girano in un quartiere e nessuno ha aperto loro le porte di casa.
Tutti però pretendono che i cani li prendiamo noi.
Alcuni addirittura pubblicamente hanno scritto “le associazioni a Benevento non fanno niente” oppure “i volontari sono inutili”.
Ci chiediamo cosa fanno loro per combattere il randagismo e soprattutto invitiamo questi animalisti da tastiera a venire al rifugio che gestiamo a dare una mano concretamente perché il lavoro che c’è dietro la gestione di un rifugio è inimmagibile se non si vive in prima persona.
E chiaramente più persone siamo e più animali possiamo salvare.
Ma fino a quando questa gente non si sporca le mani, è pregata di tacere.
Ciò posto, stiamo cercando anche noi uno stallo per questi cani ma non è facile trovarlo.
In alternativa, o vengono accuditi sul territorio oppure andranno nel canile convenzionato che il comune di Benevento paga per il mantenimento dei cani.
Purtroppo è impossibile per noi far fronte all’altissimo numero di abbandoni che avvengono nella nostra provincia.
Non a caso tutti i canili della provincia sono strapieni.
I cattivi, quelli contro cui puntare il dito, non siamo noi ma i bastardi che li abbandonano.