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Grande successo dell’evento ‘Terra. Non guerra’, a firma di Carmine Nardone Presidente di Futuridea, tenutosi ieri a Napoli, presso la Fondazione Mediterraneo con la presentazione del libro ‘Bene Primario. Ritorno alla terra e possibile evoluzione sostenibile dei sistemi agricoli e alimentari’.

 

Numerosi ospiti e autorevoli interventi si sono susseguiti, coordinati dal giornalista Angelo Cerulo, dopo la relazione introduttiva dell’autore del libro, Carmine Nardone, che si è soffermato sul tema dell’importanza dell’agricoltura e della questione alimentare in un mondo devastato da guerre, povertà crescenti e pandemie.

L’architetto Massimo Pica Ciamarra si è soffermato sulla necessità di parlare di conversione ecologica, anziché di transizione. Nando Morra, giornalista, ha auspicato invece un nuovo paradigma politico e Francesco Saverio Coppola, coordinatore AIM, ha ribadito una nuova idea di Sud contro l’idea dominante che vede il Sud solo come hub energetico. A seguire il giurista Tammaro Chiacchio si è soffermato sull’esigenza di un nuovo protagonismo sociale nel segno della solidarietà.  Ed infine le conclusioni di Michele Capasso, Presidente di Fondazione Mediterraneo e di Gianfranco Nappi, direttore di InfinitiMondi, che hanno sollecitato e auspicato una nuova aggregazione capace di incidere sui grandi temi che investono il futuro dell’uomo e del pianeta.

“Terra e non guerra! – ha esclamato Carmine Nardone -. Con i soldi per comprare un carro armato si possono comprare 100 trattori (compreso, aratro, fresa e pompa per irrigare) e lavorare 10 mila ettari di terra! Così si può produrre cibo per circa 50 mila persone!  La strategicità del cibo negli equilibri geopolitici – ha continuato – è stata colta  prima delle élite politiche da investitori legali e illegali  con colossali accaparramenti delle terre. Tutto questo in  un contesto crescente di disuguagliane globali e locali.  I cambiamenti climatici  provocano effetti  devastanti sulla popolazione mondiale più fragile (861.117.516 persone denutrite nel mondo) con aumento della mortalità giornaliera dei morti per fame.
Le ragioni di questa gigantesca crisi – ha spiegato Nardone – sono principalmente causate da fattori di carattere generale così riassumibili: insostenibilità crescente dei modelli di sviluppo del ‘900 e delle scelte tecnologiche prevalentemente orientate ai vantaggi immediati (beni economici) e rischi posticipati per le risorse non riproducibili;
scelta strategica della criminalità organizzata di mettere al centro (direttamente o indirettamente o in sinergia con altri settori) dei propri interessi la filiera del cibo e di stabilire connessioni criminali tra locale e globale (globalizzazione delle agro-mafie) ed infine – ha concluso Carmine Nardone – da ritardi delle istituzioni nell’approvare eco-regole in grado di guidare le trasformazioni verso obiettivi di equità sociale ed eco-sostenibilità e contemporaneamente la non applicazione di quelle approvate”. 
Intanto Futuridea continua nell’impegno sul tema strategico del cibo e dell’alimentazione e, nell’ambito della Rassegna Berlingueriana  a Napoli, organizzata in concomitanza con il centenario della nascita di Enrico Berlinguer, venerdì 3 giugno, il Presidente Nardone terrà un importante incontro con l’attivista e ambientalista indiana Vandana Shiva.