Nell’arsura e nell’afa agostana beneventana, in una città parzialmente vuota nella settimana di Ferragosto, appaiono di colpo, o almeno sono molto evidenti ora, estese tracce diffuse di inequivocabile muffa, segni di evidente incontrollata umidità ed infiltrazione d’acqua, sui pilastri che sostengono il porticato sul Corso Garibaldi nell’accesso al Teatro Comunale.
Il nero fumo fa tra i muri di sostegno nella facciate che guardano l’ingresso del prestigioso Teatro, di recente restaurato e riconsegnato alla città dopo un lungo ed estenuante programma di lavori di ristrutturazione e restauro (peraltro costati parecchi soldini pubblici, inutile dirlo).
La muffa e i relativi immancabili insetti che sono incappati nelle strette maglie bianche della attintura dei pilastri sono presenti in tutti e quattro i pulini che sporgono su Corso Garibaldi sulle arcate e sulle pareti perimetrali del teatro beneventano. Saranno gli effetti della forte umidità che la città può vantare come sua straordinaria peculiarità? Oppure si tratta del risultato di lavori non proprio svolti a regola d’arte? Ai posteri l’ardua sentenza.