Non è dispiaciuto l’arbitraggio del signor Ubaldi di Roma 1 anche se sulla sua direzione di gara pesa in maniera negativa il rigore a dir poco dubbio concesso al Foggia sul punteggio di 2-0, episodio che avrebbe potuto riaprire la gara ma Nunziante è stato straordinario a respingere il penalty di Emmausso. Nel complesso l’arbitro capitolino ha concesso tre tiri dagli undici metri estraendo quattro cartellini gialli. In qualche occasione avrebbe potuto fare continuare di più il gioco, ma ha stroncato sempre sul nascere le condotte violente non perdendo mai di mano la gara.
Il primo episodio dubbio della gara al 25′ quando Salines entra in contatto con Viscardi. L’arbitro indica subito il dischetto del penalty ma il giocatore del Foggia sembra cadere da solo a causa di un intreccio di gambe, salvo poi andare a sbattere sul difensore giallorosso che non fa nulla per cercare l’impatto. Rigore che sembra non esserci, poi respinto da Nunziante.
Al 60′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo Perlingieri, appostato nei pressi del primo palo, prende il tempo a Zunno ed arriva per primo di testa sul pallone. Il calciatore del Foggia ha il braccio molto largo e in posizione innaturale, motivo per il quale l’impatto induce l’arbitro ad assegnare il secondo calcio di rigore della giornata che appare netto.
In piena zona Cesarini Lamesta compie l’ultima scorribanda sulla destra entrando in area. L’intervento di Vezzoni è solo sulle gambe dell’ex Rimini con il calciatore del Foggia che non ha alcuna possibilità di arrivare sul pallone perchè Lamesta lo anticipa con il destro e viene colpito quando la sfera è già altrove. Giusta la decisione di assegnare il tiro dagli undici metri.