Benevento- Il Movimento 5 Stelle della comunità sannita ha promosso questo pomeriggio nella sala Consiliare della Rocca dei Rettori sul disegno di legge che è ancora in discussione in Parlamento. Ospite questo pomeriggio l’ex Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico. Presente in sala anche il consigliere comunale di Civico 22 Angelo Moretti e l’esponente del Pd, Antonella Pepe.
Al Convegno dei pentastellati hanno preso parte anche il consigliere regionale Luigi Abbate e tre comunità della provincia di Benevento, Castelpoto con il sindaco Vito Fusco, San Nazzaro con il sindaco Giovanni Manganiello e il vice sindaco di Circello Gabriele Iarusso.
Contrarietà e molti dubbi espressi nel convegno che non faranno altro che affossare il Meridione già in difficoltà.
Ad aprire il Convegno è stato l’intervento del presidente della Provincia Nino Lombardi, che nello scorso mese di ottobre si fece promotore di una delibera che poi il Consiglio provinciale approvò a voti unanimi per contrastare la manovra di Calderoli: “Questo è un argomento poco percepito dai cittadini. Forse non hanno ancora capito che significherebbe per le comunità.”
L’inquilino principale della Rocca, nel ricordare proprio i contenuti del documento approvato nei mesi scorsi in quella stessa Sala Consiliare, ha rimarcato i motivi della contrarietà sua personale e dell’ente che rappresenta: “Quello che preoccupa di più sarà la sperequazione tra i territori del Mezzogiorno che non potranno più erogare servizi pubblici essenziali quali la sanità e l’istruzione, mentre nel Nord potranno utilizzare le risorse finanziarie delle tasse. Io ribadisco che se non cresce il Mezzogiorno non cresce l Italia”.
Lombardi ha sottolineato come non bisogna restare indifferenti: “Quello che noto è un’assenza di dibattito. Occorre una voce corale essenziale. L’eventuale spopolamento non è solo un problema delle aree interne, dobbiamo puntare su identità tradizione e storia”.
La coordinatrice Sabrina Ricciardi del Movimento 5 Stelle a Benevento ha sottolineato: “E’ stato avviato un percorso, ma il cittadino deve capire che si possa fare la differenza”.
L’ex senatrice del Movimento 5 stelle Danila De Lucia ha detto: “Preoccupa la mancata definizione dei livelli essenziali di prestazione. Il programma elaborato da Calderoli non tiene conto del diritto di uguaglianza. Occorre combattere questa riforma e fare di tutto perché non vada in porto”. Poi l’appello: “Mi auguro che i nostri parlamentari abbiano un sussulto e senso della politica. Essi devono difendere i loro cittadini. Non si rendono conto che potrà succede nelle nostre Regioni. Manca il personale e i cittadini si informino su chi ci vuole far diventare Stato federale o qualche altra cosa”.
Il sindaco di Castelpoto Vito Fusco ha definito uno scempio la riforma del Titolo V della Costituzione del 2001: “Sono trascorsi 20 anni e nulla è cambiato, occorre lottare per l’uguaglianza di tutti i cittadini italiani”.
Ha quindi preso la parola il sindaco di san Nazzaro Manganiello: “Bisogna garantire livelli essenziali di prestazione. Questa iniziativa parte da lontano ma bisogna fermarla”.
Ha preso quindi la parola il vice sindaco di Circello Iarusso che ha spiegato: “E’ assurdo condizionare scelte come il dimensionamento scolastico e demedicalizzazioni solo per fare alcuni esempi. Saranno problemi che influiranno sulle nostre comunità. Anche sui trasporti si avranno ripercussioni”
Il consigliere regionale Luigi Abbate ha parlato di cinismo e incompetenze. Ha poi parlato della sanità: “Vogliono cancellare il diritto alla salute. Bisogna ascoltare di più i cittadini”.
L’esponente grillino ed ex terza carica dello Stato Roberto Fico ha concluso i lavori: “L’approvazione dell’autonomia differenziata significherebbe lo svuotamento della Repubblica e nuove differenze tra regioni del Nord e Sud, tra cittadini e vicini di casa. E’ un provvedimento antistorico, rappresenta un interesse della Lega Nord sotto il 10% e che sta cercando di rimanere viva con un provvedimento che distrugge l’Italia”.
Poi ha aggiunto: “Calderoli andava con l’ampolla con Bossi dicendo che acqua del Po è sacra e definì la sua stessa legge porcellum. Questa è la base su cui poggia l’autonomia. E poi i beni culturali vanno rafforzati , non esiste in Europa. Non è possibile che ogni Regione può fare una cosa e una un’altra, questo non è federalismo. Abbiamo avuto numerosi fondi sul Pnrr per ridurre divari territoriali ma nel frattempo si discute di autonomia differenziata esattamente l’opposto. E’ un progetto scellerato anche perché Fratelli D’Italia cerca di scambiarlo con il presidenzialismo che non c’entra assolutamente niente con l’autonomia”.
L’ex Presidente della camera Fico ha poi aperto alle porte al Pd per eventuali alleanze: “Bisogna puntare sul modello già sperimentato a Napoli nel 2021 con l’elezione a sindaco di Gaetano Manfredi”