Resterà aperta fino al 30 novembre a Benevento, nella Sala dell’Acquedotto della Rocca dei Rettori, e poi sarà allestita dal 4 all’11 dicembre a Teano (Caserta) nella Chiesa dell’Annunziata, “I tre Musici, Picasso e Napoli.
Storie di arte, musica e inclusione”, mostra multisensoriale su Pablo Picasso. Con visite, workshop e laboratori sulle opere del maestro. La mostra, promossa dall’Associazione ‘Cosmoart APS’ del presidente Augusto Ozzella, la cui progettazione tecnica è stata curata dalla Projenia SCS a valere dell’avviso pubblico “Piano per la promozione Culturale 2023 – Regione Campania”, si propone, rilevano i promotori, “come un’esplorazione del complesso scenario picassiano con le sue evoluzioni, i suoi diversi periodi artistici e, soprattutto, del rapporto dell’artista con l’Italia e Napoli, meta di viaggi ispirazionali”. Tutto ciò sarà possibile grazie ai supporti materici, quindi tangibili, e i bozzetti, i dipinti e le installazioni degli allievi del corso di Scenografia dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli, coordinati dal docente, scenografo, pittore e illustratore Gennaro Vallifuoco.
“Le opere in mostra sono la testimonianza di un lavoro svolto in vari anni dagli allievi dell’Accademia nell’ambito di attività della mia cattedra – scrive Vallifuoco – e del Tirocinio formativo attivo Tfa del 2015 , ma anche di parte del mio lavoro di scenografo e di pittore. il punto di partenza comune a questa ricerca è il famoso dipinto dal titolo ‘I tre musici’, opera emblematico del Cubismo sintetico. Quest’olio su tela, realizzato nel 1921 da Picasso, è oggi conservato nel Museum of Modern art di New York. Questo capolavoro rappresenta un importante punto di collegamento della ricerca dell’avanguardia, con la tradizione della Commedia dell’Arte del nostro Teatro Italiano e delle sue maschere tradizionali in esso mirabilmente rappresentate. Le sue qualità formali ed espressive mi hanno suggerito dei percorsi di analisi e di ricerca didattica che ho sottoposto agli allievi con interessanti risultati di rielaborazione e reinterpretazione”.
La tangibilità delle opere diventa elemento cardine della mostra che si propone come luogo di fruizione dell’arte per soggetti non vedenti e ipovedenti. ‘Per una persona con disabilità sensoriale (visiva e/o uditiva) – spiegano gli organizzatori – l’ostacolo alla fruizione del patrimonio artistico e culturale non è legata solo alla presenza di barriere architettoniche bensì anche alla presenza di barriere percettive e sensoriali causate dalla mancanza di strumenti e supporti informativi adeguati. Per le persone non vedenti e ipovedenti a questi problemi si aggiunge inoltre, l’impossibilità di accedere ai contenuti artistici, dalla cui fruizione sono stati spesso esclusi, soprattutto in passato, dato il primato della visione nella fruizione dell’arte'”.
Presente in mostra anche video documentari su Picasso ed un gioco in realtà aumentata fruibile tramite il profilo Instagram della startup innovativa Cyclopes (@cyclopessrl): sarà possibile scattarsi delle foto con i filtri delle maschere di Picasso e condividerle sui social. I filtri è possibile trovarli con il nome Cyclopes X Picasso.
Tra le attività collaterali, laboratori tematici per scuole di vario ordine e grado tenuti dagli allievi della professoressa Donella Di Marzio, docente di Didattica dei linguaggi artistici nell’Accademia di Belle Arti di Napoli e workshop esperienziali di scultura e scenografia per non vedenti e ipovedenti sempre a cura del maestro Vallifuoco. “Picasso: tra l’uomo e l’artista, le sfumature”, è questo il titolo, invece, del reading che Mattia Parrella, attore beneventano, classe ’93, presenterà al pubblico il 26 novembre, alle ore 17:30, nello spazio dedicato alla mostra nella Rocca dei Rettori. Parrella ripercorrerà la vita di Picasso, esplorando i momenti di massima gloria e indagando i tratti più intimi e oscuri dell’artista spagnolo.
Mostra multisensoriale su Pablo Picasso a Benevento, poi a Teano
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