Tempo di lettura: 4 minutiE’morto il sociologo sannita Domenico De Masi. Lo scorso 15 agosto aveva scoperto di essere malato. Professore emerito di Sociologia del lavoro dell’Università Sapienza di Roma, è stato anche preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione. De Masi era legatissimo al Sannio, ed era cittadino onorario di Ravello e Sant’Agata dei Goti, dove la sua famiglia si era trasferita quando De Masi aveva otto anni.
A comunicare la scomparsa del sociologo in una nota è stato il M5s, di cui De Masi è stato un ispiratore: “Dall’ozio creativo al lavoro agile. Con Domenico De Masi ci lascia un fine intellettuale, precursore dei tempi con le sue teorie innovative e difensore dei diritti sociali e civili. Da Preside della Facoltà di Sociologia della Comunicazione de “La Sapienza” aveva dimostrato di essere sempre dalla parte dei più deboli e dei giovani, il suo chiodo fisso. Le nostre condoglianze alla famiglia e alla comunità di Ravello, comune che aveva apprezzato negli anni il suo attivismo culturale e il suo impegno sociale”, scrivono gli europarlamentari M5s in una nota.
“Domenico De Masi era una persona straordinaria con cui confrontarsi, aperta e mai banale. L’ho incontrato durante i miei studi in Sociologia, nel Magistero della Sapienza, in quei difficili anni Settanta, lui docente ed io studente, lui di sinistra ed io di destra”. Questo il commento del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso sulla scomparsa del sociologo. “Il rispetto per le idee diverse non è mai mancato. Spesso ospite dei nostri meeting, per la profondità delle analisi e delle argomentazioni, comunque sempre stimolanti. Ci mancherai, ma hai lasciato molto, in Italia e non solo. Addio professore” conclude Urso.
Cordoglio anche dalla leader del Pd, Elly Schlein. “Esprimo il profondo cordoglio mio personale e della comunità dem per la morte di Domenico De Masi. Con i suoi studi sulla sociologia del lavoro e il suo approccio fuori dagli schemi ai problemi della società postindustriale ha saputo offrire spunti di dibattito e arricchimento non solo alla politica ma a tutto il Paese. Ai suoi familiari e ai suoi amici vanno le più sentite condoglianze”.
“Ho appreso della scomparsa di Domenico De Masi. Sono estremamente dispiaciuto. Nonostante idee distinte, c’era tra noi stima reciproca. Innegabili erano la sua profonda cultura e la capacità di aver saputo leggere con lucidità le mutazioni della contemporaneità e le tensioni dei ceti, spesso invisibili, in particolare nel Mezzogiorno. Sono vicino ai suoi cari”, è quanto scrive il Sindaco di Benevento e segretario nazionale di Noi di Centro Clemente Mastella.
“Grande dispiacere e tristezza per la scomparsa di Mimmo De Masi, innovativo sociologo del lavoro e protagonista di valore nella vita culturale del paese. È stato anche uno straordinario presidente del Festival di Ravello: lo ricordo con affetto”. Lo scrive sui social l’ex presidente della Giunta regionale della Campania ed ex sindaco di Napoli, Antonio Bassolino.
“Il sindaco di Ravello, Paolo Vuilleumier, l’amministrazione comunale e l’intera comunità ravellese piangono la scomparsa di Domenico De Masi, personalità di primo piano della cultura italiana, cittadino onorario della città della musica, assessore esterno al Comune di Ravello nel 1993 e primo presidente della Fondazione Ravello”. Così il Comune di Ravello ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa di Domenico De Masi, cittadino onorario della città della Costiera Amalfitana. “Una notizia che ci ha colti impreparati, mentre come al solito eravamo al lavoro fianco a fianco per la realizzazione di progetti culturali – ha dichiarato il sindaco Paolo Vuilleumier – Amava profondamente Ravello, da autentico ravellese, e qui trascorreva tutte le estati, avendo eletto la città a suo buon ritiro. Personalità poliedrica, spigolosa ma generosa, ha sempre assicurato il suo impegno disinteressato a tutte le nostre iniziative, raggiungendo Ravello in qualsiasi stagione. Tra i suoi tanti meriti c’è quello di avere promosso, nel corso della sua lunga e prolifica attività, l’immagine ed il prestigio della Città di Ravello nel mondo e contribuito alla crescita del tessuto economico e sociale del territorio, con la sua instancabile attività di ricerca storica e di valorizzazione degli aspetti più autentici dello spirito dei nostri luoghi. A lui tutti noi dobbiamo la realizzazione dell’Auditorium Oscar Niemeyer, ricevendo in dono il progetto della struttura dal famoso architetto brasiliano. E’ grazie alla Fondazione Ravello ed alla programmazione immaginata e realizzata da De Masi, che Ravello ha potuto fare quel salto di qualità che oggi ne fa una delle località turistiche più prestigiose della regione. Ciao Mimmo”.