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Sei mesi da manager del “San Pio”. Maria Morgante ha tagliato ieri questo piccolo traguardo e ha voluto stilare un bilancio del periodo che l’ha vista alla guida dell’ospedale di Benevento

Abbiamo attivato quaranta nuovi posti letto e riaperto neurochirurgia, oltre ai reparti di neurologia, reumatologia e nuerorianimazione, nominando per quest’ultimo un responsabile”, ha sottolineato la Morgante, “abbiamo concluso i lavori per ulteriori 17 posti in chirurgia d’urgenza che saranno attivi da lunedì. Nel giro di una settimana ne apriremo altrettanti in ortopedia. Nel reparto di malattie infettive resteranno 2 posti dedicati al covid dei 6 precedenti, con conseguente spostamento nel padiglione di Santa Teresa per poter avviare i lavori per oncologia che avrà 15 dei 20 posti previsti. Ad aprile riapriremo i reparti di otorino (10 posti) e di maxillo-facciale (5 posti). Il tutto per un totale di 74 posti letto, credo non sia poco in sei mesi”.

Non mancano punti dolenti come l’Utic e la rete-IMA: “Abbiamo avuto il guasto di due angiografi. Per uno abbiamo recuperato pezzi di ricambi, andando alla ricerca di una soluzione per apparecchiature datate. Il precedente management aveva già avviato l’iter per l’acquisto di due nuovi angiografi. Il reparto Utic è chiuso da anni per fatti di natura penale e civile, precludendoci di entrare e riprendere le attività. Abbiamo nominato un esperto amministrativo che funga da supporto per il responsabile unico, in modo da riprendere i lavori. L’impedimento per l’installazione dei nuovi angiografi è stata legata alla necessità di spostare l’Utic. Siamo, però, arrivati alla quadra, da lunedì l’Utic si trasferirà momentaneamente nel reparto di neurorianimazione a Santa Teresa per consentire i lavori che speriamo di ultimare entro giugno. Lunedì partiranno i lavori Dea per la sala di angiografia”.

Novità sostanziale quella relativa alla rete-IMA della Regione Campania, dove il “San Pio” si appresta a fare ritorno. “Contiamo di rientrare il 14 febbraio”, annuncia Maria Morgante, “al 90% dovremmo farcela e sarebbe un miracolo. Utilizzeremo un agiografo vascolare prestato dal reparto del dottor Bencivenga e a breve arriverà un nuovo poligrafo”.

Tanti i lavori previsti: “Abbiamo una serie di progettualità, la più importante riguarda i fondi per realizzare il nuovo pronto soccorso, per il quale occorreranno oltre tre milioni. In un anno dovremmo farcela, attualmente è difficile gestire gli spazi ed è necessario accelerare. Abbiamo avviato i lavori per la sub-intensiva, avremo altri 6 posti entro ottobre, e da lunedì ci saranno 12 posti letto nella sub-intensiva pneumologica. Acquisteremo tre ambulanze e attendiamo l’approvazione del progetto da parte della Regione per il nuovo polo d’emergenza. Confidiamo molto nella medicina nucleare, attendiamo i pareri di ASL, Comune e vigili del fuoco per prepare il progetto per il finanziamento. Quello per la radioterapia dovrebbe arrivare a breve, costruiremo un bunker e acquisteremo un acceleratore lineare”.

Strutture, materiali ma anche personale perché in questo momento l’ospedale ha “una carenza”. L’ammissione arriva dalla stessa manager: “E’ un neo, trovare personale è difficile ma, nonostante questo, abbiamo fatto 173 assunzioni nel 2022. Servono i 6 direttori di strutture complesse, la priorità è per medicina d’urgenza, dove ci sono i maggiori problemi ma non solo al San Pio. E’ stato attivato il concorso per i dirigenti medici da assegnare al Pronto Soccorso, cercheremo di accelerare. Ce la stiamo mettendo tutta per fare queste cose in tempi stretti e assicurare servizi, personale e quello che questo ospedale merita. Sul polo di Sant’Agata, infine, vedremo se sarà possibile lavorare in collaborazione con l’Asl ”.