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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma del Gruppo Alternativa Civica per Molinara.

La nota – Avevamo chiesto di discutere in consiglio comunale della questione CARPA, la casa di riposo per anziani, non perché “ci siamo fissati” ma perché, ad oggi, ancora non sappiamo nulla sul destino del servizio di assistenza e su come questo sia stato gestito negli anni. L’unico documento ufficiale sono le lettere inviate ai familiari. Lasciamo da parte, per decenza, il comizio delirante del sindaco e le chiacchiere di paese.

Il 29 settembre avevamo inviato richiesta per la convocazione di un consiglio comunale. Perché è grave che del CARPA non discuta il consiglio.

Nell’istanza avevamo chiesto di ricevere la documentazione utile per la discussione e cioè gli appalti e gli affidamenti riguardanti i servizi, la consulenza fornita dall’Avv. Roberto Prozzo (per capire cosa è stato suggerito di fare), il verbale del famoso incontro sindacale. La questione è di competenza dei consiglieri, di maggioranza e di minoranza. Bisogna leggere le carte, discutere e indicare possibili soluzioni. Dibattere, in consiglio, anche sulle proposte, sui percorsi da seguire. Ma l’amministrazione comunale non ha nessuna intenzione di discutere e i consiglieri di maggioranza neanche si oppongono a questa scelta. Gli episodi ultimi a cui è costretta la comunità intera e la minoranza, confermano questa precisa volontà.

La convocazione per il consiglio è stata notificata venerdì scorso (6 ottobre), ad ora di cena, quando gli uffici comunali erano già chiusi. Il consiglio comunale sulla richiesta di tenere un consiglio comunale sul CARPA (avete capito bene) si terrà giovedì 12 ottobre, insieme ad altri 6 punti all’ordine del giorno.

Siamo andati a prendere “le carte” presso gli uffici comunali e non abbiamo trovato nulla. Non ci sono documenti su cui poter discutere. Non ci sono perché si discute della lettera, non della questione. Avete inteso bene: il consiglio è stato convocato per discutere della richiesta della minoranza. Siamo all’assurdo, siamo di fronte a principi giuridici, tecnici e amministrativi che solo il Comune di Molinara conosce. Per sicurezza abbiamo coinvolto la Prefettura, per capire se effettivamente esistono leggi speciali per il nostro paese…

Abbiamo chiesto spiegazioni al Presidente del Consiglio, a colui che convoca le assemblee. Senza carte di cosa discutiamo, della richiesta? Ma il Presidente del Consiglio, insieme al Sindaco, ha voglia di scherzare, o forse di perdere ancora altro tempo, e chiede a noi “la proposta”. Di cosa? Di che tipo?

Noi, invece, crediamo che bisognerebbe avere rispetto delle persone, dei propri ruoli e della comunità. La casa di riposo chiude senza sapere né le ragioni né le prospettive future. Il consiglio comunale non conosce i motivi, le cause, le criticità e nemmeno le possibili soluzioni.

Ricorderete che il gruppo di minoranza aveva chiesto un incontro al Sindaco – preteso per iscritto – e non si è fatto. Ci ha risposto con un comizio. Nei bar si parla e si dice tutto il contrario di tutto: il CARPA apre, non apre, chiude, riapre… come se la casa di riposo fosse una sedia di legno pieghevole, quelle che usiamo quando è necessario e poi mettiamo da parte – chiusa – nel ripostiglio.

Cosa nascondono quei documenti che non abbiamo? I soldi degli appalti dati negli anni, che pure volevamo accertare, hanno avuto il giusto controllo da parte degli uffici? I responsabili hanno verificato cosa e che stipendi sono stati pagati? E le forniture: gas, luce, acqua? La proroga – già pagata – a cosa è servita? E la consulenza affidata ad un legale, cosa ha prodotto? Le strutture svuotate, senza più anziani da assistere, che fine faranno? Chi pagherà la manutenzione?

Tutte domande senza risposta. Tutte cose da discutere dentro il luogo più adatto da dove però si fugge.