Il Consiglio comunale di Molinara ha approvato il bilancio consuntivo 2023 con il voto contrario della minoranza. “A noi non tornano i numeri – dichiara Rocco Cirocco, capogruppo di Alternativa civica – In consiglio ci hanno spiegato che il debito scende così velocemente che risolviamo tutto in pochi anni. Non dovesse accadere, la colpa è sempre dei debiti di 12 anni fa. Un mantra, oramai”.
All’ordine del giorno anche altre questioni importanti per Molinara. Saranno installate altre pale eoliche e ci sarà un intervento sul fotovoltaico in area agricola di montagna. E poi il Carpa, la casa di riposo per anziani, chiusa a ottobre 2023. La riapertura è legata ad una firma da parte della Fondazione Attilio Emmanuele, proprietaria degli immobili. “C’è una lotta serrata – dice Cirocco – per accaparrarsi queste strutture che non sono di proprietà del Comune di Molinara ma affidate in concessione ad uso gratuito dalla Fondazione Attilio Emmanuele”.
Quei locali sono desiderio di tutti. Vi è un centro medico che nel frattempo ha utilizzato altre stanze a zero spese. “Abbiamo portato le carte in consiglio, facendo rilevare questa incongruità e ora il comune corre ai ripari – dice Cirocco”. Intanto, come soluzione per la riapertura del Carpa, l’amministrazione ha proposto la locazione dei locali da affidare al miglior offerente. Immobili concessi al Comune di Molinara – gratuitamente – si vogliono ulteriormente concedere in cambio di un fitto annuo. “Bisogna ragionare seriamente e capire chi può fare cosa – afferma Cirocco – . Lo abbiamo detto anche in consiglio. Il comune ha fallito nella gestione e ha dovuto chiudere. Il Sindaco, per tutta risposta, dice che vuole prendersi Fondazione e strutture per sé”.
La cattiva gestione dell’appalto è stata causa dell’accumulo di ulteriori debiti per le casse comunali, afferma il gruppo di minoranza. Intanto ci sono venti persone in disoccupazione e una proprietà oggetto di contesa. “A me fa piacere che finalmente ci siamo accorti di quanto sia importante la Fondazione – dice Cirocco – . Solo che, come sempre, pensiamo unicamente ad accaparrare potere, mai all’interesse diffuso. Tra Comune e Fondazione girano carte, diffide, avvocati. Evidentemente non vanno più a braccetto come una volta. Lo Statuto della Fondazione dice che ci sono due membri di diritto che devono sedersi e parlare. Partiamo da qui. Diamo piena autonomia a questo istituto. La volontà del comune viene dopo. Al Sindaco tocca nominare un membro. Uno, non cinque”.
Secondo Alternativa civica, inoltre, c’è da lavorare a rimettere Molinara al centro, anche sul Carpa e sulla gestione della struttura. “L’unica cosa a cui si pensa è cercare cooperative a cui affidare, concedere, arricchire – conclude Cirocco – . E a Molinara cosa resta? Perché la nostra ricchezza deve andare sempre fuori? Perché non pensiamo a far rimanere gestione e lavoro in testa alle lavoratrici? Parliamo meno della minoranza e più di quello che dice la minoranza. E’ necessario guardare alla possibilità di costruire qui, dentro Molinara, le opportunità. Anche per la stessa Fondazione, che oggi vale molto più di un comune, almeno in termini di progettazione di interventi e di gestione delle opportunità. Siamo capaci di sederci intorno ad un tavolo Comune, Fondazione… e minoranza per stabilire un percorso?”
Chiudendo, Alternativa civica comunica che nei prossimi giorni saranno depositate proposte e discussioni su questioni urgenti che interessano il paese.