Migranti, criminalità organizzata e Pnrr: questi i temi trattati nella giornata di chiusura di Sud Invest, appuntamento organizzato dall’Asi di Benevento del presidente Luigi Barone, con la presenza del Ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, e del presidente di Anci Antonio De Caro.
Presenti le autorità civili e militari con il Prefetto Carlo Torlontano, il Questore Edgardo Giobbi, il Comandante dei Carabinieri Enrico Calandro, il Comandante della Guardia di Finanza Eugenio Bua, il senatore Domenico Matera i consiglieri regionali Mino Mortaruolo e Luigi Abbate , il presidente della Provincia Nino Lombardi.
Barone a Piantedosi ha ribadito che “le Zes vanno riviste. Chiediamo un aiuto. Non si torni indietro”. Su Sud Invest il presidente ha rilanciato: “Torneremo l’anno prossimo e cercheremo di fare meglio”. Il Ministro dell’interno Piantedosi, che ha esordito dichiarando che Benevento è una città a lui molto cara, ha riconosciuto che in questi giorni vi sono temi ed argomenti che suscitano grande fibrillazione nella opinione pubblica e nel dibattito politico.
Il primo riferimento è andato alle ondate migratorie da Nord Africa verso Lampedusa. “Non sono preoccupanti come numeri per un paese in grado di reggere, è preoccupante il come gestire questo flusso migratorio. Noi siamo costretti a gestire qualcosa che non è del tutto prevedibile: abbiamo avuto ondate, ad esempio in quattro giorni della settimana scorsa undicimila persone, dopo uno stop di dieci giorni”.
Poi si è difeso: “Non è vero che scarichiamo sui sindaci, è inevitabile che il problema si distribuisca sul territorio. Le criticità ci sono, ma noi abbiamo tenuto seppur tra mille difficoltà. Noi abbiamo una programmazione triennale per 452 mila ingressi regolari nell’arco temporale indicato”.
Ha discusso poi sulla fideiussione per 5.000 euro per il richiedente asilo: “E’ il recepimento di una direttiva europea. Non riguarda persone che vanno nei cpr per vari motivi. Riguarda richiedenti asilo provenienti da paesi sicuri. E’ una scommessa che il governo ha fatto. La direttiva prevede la possibilità di trattenere i migranti con provvedimento convalidato da autorità giudiziaria. L’ alternativa è prestare una garanzia anche di carattere economico per evitare il trattenimento. A noi tocca risolvere un problema storico”.
Sui Cpr il Ministro ha spiegato che sono allo a studio ipotesi in ogni Regione: “Ho sul tavolo qualche ipotesi, ma è inutile parlarne ora che non ci sono neppure studi di fattibilità”.
Sulla lotta alla Criminalità organizzata nel Mezzogiorno, il Ministro ha quindi detto: “La presenza della presidente Meloni a Caivano non è spot o immagine Abbiamo effettuato continue operazioni di polizia che stanno producendo risultati importanti. Lo Stato c’è ed è presente: a Caivano abbiamo trovato droga, armi, soldi. Ma noi dobbiamo impegnarci per rilanciare un aspetto culturale: la speranza sono gli istituti scolastici come quello di Caivano, un vero esempio. Ai giovani vanno dati punti di riferimento”.
Il sindaco Clemente Mastella è intervenuto sulla presenza di Piantedosi: “Sia nostro paladino non solo per una questione territoriale. Oggi è qui per la prima volta da Ministro e io voglio dire che il problema migrazione non l’ha risolto nessun governo, è un dato biblico non di Stato. Noi diamo una mano: come comuni faremo la nostra parte dialogando con il Governo, il problema migranti riguarda il paese: quindi sia la maggioranza che l’opposizione mi piacerebbe dialogassero, gestendo il tutto in maniera anglosassone per il bene del Paese. L’Anci scolora disegno ideologico ma colora i bisogni delle nostre comunità”.
Sulla giornata conclusiva di Sud Invest, il primo cittadino ha rivendicato: ” È giusto che dal punto di vista di chi amministra un Consorzio per l’Area industriale si renda conto dello stato di salute dell’economia, ma darei conto anche del punto di vista di chi come un Sindaco è vicino ai cittadini e deve occuparsi anche di altri problemi come quello della polizia locale con spese maggiori, ma abbiamo scarsissimi mezzi e scarsissimi uomini. Il Ministro Giorgetti, nonostante sia del Nord, dovrebbe guardare alle esigenze del Sud: noi come comuni stiamo dimostrando che anche al Sud possiamo spendere bene, ma vogliamo maggiore attenzione”.
Il Presidente dell’Anci De Caro ha infine affrontato il delicato tema del Pnrr: “Siamo preoccupati rispetto a una situazione in cui il comparto dei Comuni si è sempre dimostrato efficace nella realizzazione di opere pubbliche. I Comuni nel 2019 hanno speso gran parte delle risorse complessive del Paese, siamo una stazione appaltante affidabile. Ci siamo ritrovati cifre incredibili da destinare al Sud Italia, per realizzare interventi di riqualificazione e rigenerazione soprattutto nelle periferie. Noi primi cittadini ci siamo messi subito a lavorare per dare risposte concrete, accogliendo i bisogni dei cittadini e portando a casa importanti risultati”.