“Nella relazione si precisa che è stata effettuata una specifica ispezione il 22 settembre al piccolo camino E2 dove – scrive – confluiscono i vapori del camino E1 incendiato il 20 agosto, ma non risulta sia stato effettuato alcun controllo al grande camino del nuovo impianto per essiccazione dei fanghi.
E’ un camino addossato al preesistente capannone sul confine nord dell’area occupata dagli impianti SANAV, a circa 80 metri dal camino E2, che funziona da alcuni mesi con emissione di alte e dense colonne di fumo in alcune ore del giorno e della notte.
Lo abbiamo visto in attività, filmato e fotografato varie volte (foto allegate), anche il 22 settembre, proprio quando i tecnici dell’Agenzia Regionale Protezione Ambientale effettuavano i controlli al camino piccolo.
Adesso l’ARPAC deve spiegare perché nella sua relazione del 26 settembre si fa riferimento ai controlli sulle emissioni odorigene nell’aria ma non risultano controlli sui densi fumi dispersi nell’aria di questo grande camino dello stabilimento SANAV”.