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Benevento – Un taglio circa del 20 % della forza lavoro per la mensa dell’Ospedale San Pio. Questa la fosca prospettiva aperta dalla procedura di mobilità che la ditta appaltante Dussmann Service  ha avviato e che è destinata a mandare fuori dal circuito lavorativo 10 dei 54 dipendenti.

Il Sindacato Cgil ha denunciato questo provvedimento che ha portato alla proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori. Gli esuberi che la ditta vuole portare avanti risponderebbero esclusivamente a una logica di taglio dei costi gestionali, privi di qualsiasi prospettiva di rilancio industriale. Non solo, secondo il sindacato il taglio dei costi investirebbe anche le materie prime e altri costi di lavorazione connessi alla mensa, con grave pregiudizio per la qualità e la salubrità dell’offerta ai pazienti.

È pesante l’attacco del Sindacato al management dell’Azienda tedesca che ha sostituito una italiana e ha introdotto una logica del profitto nella gestione della mensa, senza alcun riguardo né per i lavoratori, né per gli utenti.

Antonella Rubbo, insieme ad una delegazione di  dipendenti, ha attaccato: “Chiediamo il ritiro della procedura di mobilità. E’ infondato, il loro comportamento non è legittimo. L’azienda non ci ha voluti ascoltare e sta andando avanti per al sua strada. La struttura ospedaliera deve intervenire immediatamente. Il servizio è pubblico e lo stiamo cercando di garantire con innumerevoli difficoltà, abbiamo spiegato quali siano i problemi. La loro risposta non è stata assolutamente esaustiva“.

Intanto per il prossimo 15 giugno è stato preannunciato un presidio nei pressi dell’Ospedale San Pio, ma la Rubbo ha avvertito: “Non ci fermeremo. Siamo pronti allo sciopero e all’astensione al lavoro“.