con la collaborazione di Diego De Lucia
Quando si parla di serie C, a Benevento viene inevitabile pensare alla squadra della stagione 2015/16, capace finalmente di portare la Strega in B. Di quell’organico, guidato da Gaetano Auteri, faceva parte anche Fabrizio Melara, ieri presente al Mancini Park Hotel di Roma in occasione dell’amichevole tra i giallorossi di Andreoletti e il Monterosi.
“Sicuramente il girone C di serie C è un campionato difficile, tosto. Ci vorranno tanta corsa e tanta fame per raggiungere l’obiettivo, questa è una delle prerogative principali“, ha commentato l’ex calciatore della compagine sannita. “Il Benevento l’ho visto bene, si stanno preparando al meglio. Ho visto delle cose molto importanti, ma siamo solo ad agosto e ci sarà del tempo per migliorare le altre che non vanno. Ho visto, però, un’impronta importante“.
Agosto è periodo di amichevoli, utili per oliare i meccanismi, ma anche e soprattutto di calciomercato. Una sessione estiva complicata per la società di via Santa Colomba, costretta a trovare una soluzione a diversi problemi. “Non credo ci siano ruoli scoperti, la rosa è ampia. Il direttore, la società e il mister andranno a perfezionare l’organico, ma ci sono giocatori importanti e di livello in ogni reparto. Penso che il Benevento, registrate due, tre cosine, possa fare un ottimo campionato“, è il pensiero di Melara.
In attesa del mercato, allora, meglio concentrarsi su un altro aspetto fondamentale: “Bisognerà fare gruppo, conoscersi tra compagni. La conoscenza è importante e fondamentale, più si sta insieme più è possibile creare un gruppo solido e coeso che remi nella stessa direzione. Il ritiro è importante per lavorare sulla parte tecnico-tattica e fisica, ma serve soprattutto per stare insieme con i compagni che diventeranno la tua seconda famiglia“.
Unita di intenti, quella che dovrà esserci tra tutte le componenti. Proprio per questo servirà mettere da parte il passato, traendo insegnamento da quanto successo. “Da parte del tifoso sicuramente sarà difficile accettare la serie C, ci saranno delle scorie che andranno eliminate al più presto, trasformandole in motivazioni“, è la ricetta del classe ’87 di Civitavecchia, che ricorda proprio quanto accaduto a Benevento, “in carriera è successo anche a me, l’anno in cui siamo usciti dai play off con il Como è stata una bella batosta ma ci siamo ritrovati tutti insieme e abbiamo trasformato la delusione in qualcosa di importante“.
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