Stimolante e coinvolgente sono forse i due aggettivi che meglio definiscono il seminario tenutosi sabato 14 gennaio presso l’aula magna dell’Istituto Rampone, dal titolo “Mechatronic your world: pronti per il futuro con tecnologia e nuovi business”.
I lavori sono stati coordinati dal docente Ing. Amedeo Lepore che ha ben incanalato i vari interventi dei relatori, professionisti di rilievo nella diffusione dell’innovazione sul territorio campano, con oggettivi riscontri nazionali ed internazionali.
Dopo i saluti istituzionali del Dirigente Nazzareno Miele, ha aperto la serie di interventi il Prof. Corrado Aaron Visaggio dell’Ateneo Sannita, esponente di spicco nel campo di cyber security.
Il focus dell’intervento si è concentrato sul concetto di tecnologia su alcuni paradossi che essa contiene.
Successivamente il Prof. Visaggio ha fornito una possibile visione di tecnologia, cioè la scienza che usa determinante metodologia per la risoluzione di problemi quotidiani.
Il secondo intervento ha visto come relatore l’Ing. Teodorico Caporaso, ricercatore presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università degli studi di Napoli.
L’Ing. ha illustrato i temi di ricerca sugli esoscheletri che sta eseguendo presso l’Ateneo partenopeo.
Il ricercatore ha stupito i presenti con dei video riguardanti i diversi sensori ed attuatori utilizzati per la misurazione dei parametri biometrici del corpo umano e di come tali sistemi posso migliorare le qualità della vita.
Il terzo intervento ha visto coinvolto l’Ing. Angelo Palladino, direttore del dipartimento di AeroSpace e dell’azienda prima sannita ed ora internazionale Kineton, nata circa sei anni fa e che oggi conta quattro sedi in Italia e due all’estero.
L’intervento ha sottolineato la possibilità di “Fare Impresa” anche nel proprio territorio, senza però trascurare la giusta formazione all’estero.
l’Ing. Palladino si è infine soffermato sul concetto di green economy nel campo AeroSpace che tra l’altro è uno dei temi di approfondimento dell’indirizzo informatico dell’Ist Rampone, così come lo studio dei sistemi biometrici, presentati nell’intervento di Caporaso.
Il quarto intervento tenuto dall’Ing. Gianpaolo Catalano, dirigente responsabile dell’UO Ingegneria Clinica dell’ospedale San Pio, ha riguardato il tema dell’innovazione in campo sanitario.
Il relatore, nella veste di membro esperto del nucleo regionale dell’HTA, ha presentato due apparecchiature sanitarie innovative già presenti nel nosocomio sannita: “Il sistema O-Arm” e il sistema robotico DaVINCI, l’uno volto all’imaging intraoperatorio e l’altro utilizzato per gli interventi chirurgici.
Ha completato i lavori l’Ing. Amedeo Lepore, docente d’Informatica, che insieme all’Ing. Antonello Repola, ha presentato alcuni dei progetti realizzati e quelli da realizzare.
In particolare il Prof. Lepore si è soffermato sulle applicazione IOT e meccatroniche per l’Industria 4.0 e ha rivelato le sue prossime sfide tra cui un sistema acquaponico, studi sull’intelligenza artificiale, Blockchain, Computer vision, JARVIS e Inmoov.
A conclusione dei lavori l’Ing. Caporaso, insieme ad una dottoranda del suo dipartimento, ha mostrato agli studenti come funziona un esoscheletro e quali possono essere le sue applicazioni.
La finestra verso il mondo universitario e aziendale dell’Istituto Rampone non si chiude con il seminario di oggi.
Già la prossima settimana ci sarà la visita dell’amministratore delegato di DEDA GROUP, azienda con la quale la scuola ha sottoscritto un contratto che prevede un periodo di formazione per sei studenti presso la sede di Benevento.
Alla fine dei lavori il Dirigente ha ringraziato i relatori ed i docenti e ha invitato gli studenti a riflettere sulle svariate opportunità di lavoro e di formazione post-diploma che il seminario ha fatto emergere.
La scuola deve essere questo, incontro e confronto, apertura al mondo del lavoro e della formazione universitaria, proiezione verso un futuro sempre più innovativo, senza mai tralasciare, però, il presupposto che la cultura è il più prezioso “agente” di sviluppo e innovazione e che la digitalizzazione deve contribuire a migliorarci e a crescere sia professionalmente che umanamente.