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Benevento – La serie B l’ha conquistata sul campo, ma al “Ciro Vigorito” non l’ha mai disputata. Almeno non con la maglia giallorossa addosso. Fabio Mazzeo è uno degli eroi della promozione del 2016 sotto la guida di Gaetano Auteri, ma nel Sannio è tornato solo da avversario con la maglia del Foggia nella stagione 2018/19, saltando l’appuntamento con il Livorno nell’annata successiva.

Domenica scorsa, invece, il salernitano classe 1983 ha indossato i semplici panni dello spettatore per seguire dal vivo la sfida tra la Strega e il Pisa.
E’ stata la gara che mi aspettavo considerando il periodo, caratterizzato dai tanti infortuni e dalla mancanza di risultati. E’ stata una sfida che si sarebbe potuta decidere solo con una giocata“, racconta Mazzeo, “ho visto una squadra ancora impaurita, contratta per il momento, ma la rosa del Benevento è di quelle importanti per il campionato di serie B. Quando rientreranno gli infortunati si riuscirà a trovare il giusto equilibrio, anche perché Cannavaro è un vincente. Magari non si potrà ambire ad arrivare in alto, ma i giallorossi si tireranno fuori da questa situazione“.Traspare certezza nelle parole dell’ex attaccante, ma per risollevarsi occorrerà il giusto mix al Benevento. “Servirà coesione tra tutti: società, squadra e tifosi. Bisognerà ritrovare il buonumore, ricercandolo nelle cose positive, senza andare a sottolineare gli aspetti negativi. Il Benevento non ha bisogno di negatività, alle spalle ha una società tra le più solide da vent’anni a questa parte, oltre a una città bellissima fatta di gente che ti fa vivere bene. Ricordo che la tifoseria, nonostante la prima retrocessione dalla A alla B, ricevette applausi ed elogi da tutta Italia per il comportamento. Ecco, ricreare quella coesione, che ricordo bene anche io, potrebbe valere tanto, in attesa che tornino a disposizione tutti i calciatori che sono fuori in questo momento“.
Un assaggio si è avuto proprio al termine della gara con il Pisa, quando la Curva Sud ha tributato applausi di incoraggiamento ai propri beniamini. Hanno apprezzato l’impegno i tifosi, nonostante l’attuale quart’ultimo posto. “E’ presto perché la classifica possa pesare. Alla lunga probabilmente potrebbe essere così, ma il Benevento ha solo bisogno di recuperare elementi capaci di risolvere le partite, perché poi difesa e centrocampo sono reparti validi” –  prosegue Mazzeo – “è un momento di passaggio, magari non si potrà vincere il campionato ma ci sono tutti gli elementi per risalire. Non voglio nemmeno immaginare una retrocessione, sarebbe come ricevere una pugnalata“.
Una Strega ancora alla ricerca della svolta e attesa da un altro match casalingo. “Il pari con il Pisa può essere un punto di ripartenza, in altre occasioni probabilmente il Benevento avrebbe preso gol, invece questa volta ha rischiato poco. E’ anche vero che non ha creato molto, ma l’occasione migliore è capitata ad Improta che ha perso il tempo buono per battere in porta. Quella con il Bari potrebbe veramente essere la gara della svolta, perché è una di quelle partite che si preparano da sole. Servirà la giusta tensione per provare a ottenere un risultato positivo che potrebbe aiutare a ricreare il necessario entusiasmo“.
Se lo augurano tutti, a partire da Fabio Cannavaro, ancora alla ricerca del primo acuto da quando si è seduto sulla panchina giallorossa. Il campione del mondo e pallone d’oro ha dovuto affrontare tanti problemi che hanno posto un freno a progetti, idee e ambizioni. “Mi aspettavo iniziasse ad allenare in serie A, il Benevento è una delle poche piazze che avrebbe potuto portarlo in B perché la società è top” – conclude Mazzeo –non conosco Cannavaro come allenatore, un mio amico collaboratore mi ha garantito sulla sua bravura. E’ un leader e nessuno, credo, possa mettere in discussione il suo valore. E’ stato un vincete da calciatore e ha già vinto qualcosa da tecnico, sa quali corde toccare quando si rivolge a uno spogliatoio. Da Cannavaro c’è solo da imparare, bisogna avere pazienza e far passare il momento delicato“.