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In un’aula affollata da giovani e dai loro parenti ha avuto inizio la seduta di laurea della facoltà di Giurisprudenza dell’Università Federico II che ha visto tra i laureandi Maria Edda Cavuoto, classe 1938.

Originaria di Montesarchio, in provincia di Benevento, la signora Cavuoto ieri mattina è stata la prima laureanda a discutere la tesi davanti alla commissione. Una tesi in diritto ecclesiastico dal titolo ‘La libertà di coscienza’. Quella in Giurisprudenza è la seconda laurea per la 84enne che per quarant’anni ha lavorato come insegnante. 

A Giurisprudenza si è iscritta poco prima di andare in pensione: “Sono contenta perchè ho realizzato il sogno che avevo da ragazza: volevo laurearmi un Giurisprudenza per diventare magistrato – ha confessato -. Invece la mia vita ha seguito un percorso differente, erano anni e tempi diversi, in cui le donne non ricevevano nessun incoraggiamento per proseguire gli studi. Dopo il diploma all’Istituto Magistrale ho quindi subito iniziato a insegnare, si usava così. Solo tempo dopo ho avuto la caparbietà di iscrivermi a Lettere così una volta laureata sono diventata professoressa e ho insegnato alle medie”.  

Durante il ciclo di studi ha sostenuto tutti e 21 gli esami del vecchio ordinamento in presenza. Durante la pandemia si è rifiutata di sostenere gli esami da remoto. Ha preferito aspettare e fare gli esami in presenza. L’anziana laureata, lasciando l’aula al termine della seduta, ha confessato che è pronta per una terza laurea, in Scienze Politiche. “Sono appassionata da sempre di politica – ha raccontato – sono stata anche consigliere comunale a Montesarchio, ecco perché voglio iscrivermi presto a questa facoltà”. 

Ad accompagnarla in questo giorno speciale la figlia Amelia, il genero e la nipote.