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A guardare e contare le professioni di fede pro Santa Lucia che arrivavano in occasione delle regionali 2020 e comunali 2021 sono più i deluchiani rimasti a casa che quelli presenti questa mattina in piazza Plebiscito.

Almeno dal Sannio, per farla breve, in relazione alla Marcia per la Pace organizzata dalla Regione a spiccare sono più le assenze che le presenze. Che non ci sarebbe stato Clemente Mastella era cosa nota. “Nessuna polemica personale con De Luca ma ho una cultura non movimentista. Non ho mai partecipato a queste iniziative” – spiegava l’inquilino di palazzo Mosti. E a quanto pare a pensarla come lui è un po’ tutta la maggioranza di governo al Comune di Benevento considerato che non si registrano partecipazioni di consiglieri (bene accetta ogni segnalazione in senso contrario), neanche tra quelli eletti nelle liste di stretta osservanza del Presidente.

In effetti, nel gazebo posizionato a pochi metri dal palco e ‘riservato’ agli addetti ai lavori l’unico a farsi notare era Angelo De Marco, primo dei non eletti per Sannio Libero alle ultime elezioni nel capoluogo. Non c’era neanche il consigliere regionale Luigi Abbate ma nessun distinguo politico: l’esponente di ‘Noi di Centro’ è fuori per impegni personali e aveva aderito alla manifestazione.

Mobilitazione scarna anche in casa Pd: nessuno del gruppo dirigente sannita del Partito Democratico ha raccolto l’invito di De Luca. Dato ampiamente prevedibile considerate le distanze – non certo geografiche – tra i due mondi. Presente, come da previsioni, il consigliere regionale Erasmo Mortaruolo, sceso in piazza con l’ex presidente del partito Antonella Pepe. Quanto agli amministratori, a raccogliere l’appello sono stati (tra gli avvistati) i sindaci Angelo Marino (San Marco dei Cavoti), Angelo Pepe (Apice), Enzo Forni Rossi (Arpaise), Lucio Ferella (Baselice) e l’assessore Filomena Di Mezza (Telese Terme). Per le realtà associazionistiche, poi, a marciare c’era Filiberto Parente, presidente delle Acli. Tante, invece, le scuole giunte dal Sannio come dalle altre province della Campania. Non saranno deluchiani ma a De Luca, per oggi, va bene così.