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Maggioranza Mastella alla prova dei numeri. Non quelli politici, sempre in sicurezza, ma quelli del bilancio consolidato 2021.

Il documento contabile sarà discusso e votato domani mattina (inizio dei lavori alle 9.30), in un Consiglio che propone anche l’approvazione di tre debiti fuori bilancio, alcune variazioni al previsionale e lo schema di convenzione per la gestione associata dei servizi sociali tra i Comuni dell’ambito B1.

Come sempre accaduto dall’inizio della consiliatura non sarà un dibattito semplice per il sindaco e i suoi. Quello dei conti di palazzo Mosti, d’altronde, è tema caldo per eccellenza considerati gli strascichi legati alla vicenda dissesto. A rassicurare la maggioranza, comunque, c’è il parere positivo espresso dal Collegio dei Revisori a un consolidato che presenta numeri migliori rispetto al 2020.

Dalla lettura delle 22 pagine consegnate in via Annunziata dai Revisori, però, pure emergono osservazioni e considerazioni che di certo alimenteranno il confronto tra le parti. Tanto più che è proprio sul controllo analogo delle sue partecipate – il cuore del consolidato – che l’amministrazione è sollecitato a cambiare passo. L’invito all’Ente messo in neretto e sottolineato dai revisori è infatti “a rendere pienamente operative le disposizioni previste per la realizzazione del controllo analogo di cui al regolamento approvato e raccomanda di potenziare l’Ufficio con personale adeguato al fine di permettere un monitoraggio costante dell’attività delle società partecipate ed un controllo incisivo sulle singole partite contabili e sulla gestione delle stesse”.

Raccomandazione, questa, che si sposa a un’altra importante osservazione ovvero l’esigenza a “migliorare le procedure interne adottate dai singoli Responsabili dei Servizi per le verifiche amministrative finalizzate al riaccertamento dei residui attivi e passivi, nel rispetto di quanto disposto dai principi contabili applicati”. Ancorasulle partecipate, poi, la richiesta che il Collegio avanza all’Amministrazione è finalizzata a “fissare obiettivi specifici, annuali e pluriennali, sul complesso delle spese di funzionamento, ivi comprese quelle per il personale, delle società controllate, anche attraverso il contenimento degli oneri contrattuali e delle assunzioni di personale e delle eventuali disposizioni che stabiliscono, a loro carico, divieti o limitazioni alle assunzioni di personale, tenendo conto del settore in cui ciascun soggetto opera”.

I nodi, a farla breve, restano quelli atavici legati a un efficace controllo delle attività delle partecipate e al riaccertamento dei residui attivi e passivi.

Quanto all’aspetto politico, se è vero che i numeri lasciano dormire sonni tranquilli alla fascia tricolore è anche vero che solo pochi giorni fa – nel corso di un confronto interno alla maggioranza (leggi qui) – il presidente del Consiglio spronava le truppe mastellate a un maggiore protagonismo per evitare di lasciare tutta la scena alle opposizioni. Insomma, non saranno solo i conti, domani, a essere sotto esame.