Una interpellanza volta a verificare la correttezza delle procedure seguite dall’amministrazione comunale in merito al progetto di riqualificazione dell’area collegio La Salle/Piazza Risorgimento redatto dalla Lumode Srl e candidato dal Comune al bando Piano Perfierie.
A presentarla è il capogruppo di ‘Città Aperta’ Angelo Miceli e destinatari sono il Sindaco e l’assessore alla Legalità, Trasparenza e Anticorruzione del Comune di Benevento.
Tra la documentazione citata da Miceli nell’interpellanza, infatti, figura la nota con cui il 28 febbraio scorso l’architetto Iadicicco – dirigente del settore tecnico di palazzo Mosti e responsabile del Programma – si rivolgeva al Nucleo di Monitoraggio insediato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. La nota, di fatto, si esauriva nella clamorosa richiesta di bypassare limiti e paletti della normativa. Si legge testualmente: “Il “Bando… in quanto tale è da considerarsi LEX SPECIALIS ed in tale ambito può e deve superare la norma prevista dal Codice Appalti”.
L’iniziativa del dirigente del Comune, evidentemente, arrivava in risposta al parere fornito dall’Agenzia Nazionale AntiCorruzione il 14 giugno del 2021. L’Anac, si ricorderà, stroncava la proposta progettuale della Lumode perché la percentuale di finanziamento pubblico (previsto nell’Avviso pubblicato dal Comune di Benevento nel 2016) era superiore a quella prevista dal Codice Appalti: il 75% anziché il 49%.
“A quanto pare – spiega Miceli – né il parere dell’Anac né le risposte alle FAQ del 2016 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, riuscivano a convincere palazzo Mosti che no, non era possibile agire contro la legge per accontentare i desiderata della società casertana. Va da sé che sulle motivazioni alla base di questa inusuale richiesta sarebbe utile capire cosa ne pensa l’assessore alla Legalità perchè in questo caso sì che c’è da restare senza parole. O magari – per restare sempre alle dichiarazioni rese recentemente in aula dall’assessore-vice sindaco – anche questa singolare pratica rientra nelle indiscutibili capacità dell’amministrazione… “.
Allo stato attuale, comunque, rileva ancora il capogruppo di ‘Città Aperta’, “fatta eccezione per alcune dichiarazioni rese alla stampa dal sindaco Mastella e dal vicesindaco e assessore alla Legalità De Pierro, non è dato di sapere con quale atto e in che forma si sia espresso il giudizio del Nucleo di Monitoraggio rispetto alla nota dell’architetto Iadicicco, ed eventualmente in merito al cambiamento del meccanismo di finanziamento dell’opera (dal Project Financing al finanziamento in proprio”).
Da qui la richiesta di conoscere lo stato dei rapporti in corso tra il Comune e la Lumode srl, e tra il Comune e gli organi della Presidenza del Consiglio dei Ministri in merito al futuro del Programma e all’intervento sull’area in questione.
Di seguito il testo integrale dell’interpellanza sottoscritta anche dai consiglieri Luigi Diego Perifano, Floriana Fioretti, Raffaele De Longis, Giovanni De Lorenzo, Marialetizia Varricchio.
Al Sig. Sindaco Comune di Benevento
Al Sig. Presidente del Consiglio Comunale
Al sig. Assessore Legalità. Trasparenza ed Anticorruzione
Al segretario Generale Comune di Benevento
OGGETTO: Interpellanza a risposta scritta su “ Area La salle /p.zza Rosrgimento progetto Lumode srl”: Dichiarazione del Responsabile del Programma. Evoluzione e prospettive del Piano Finanziario”
Il sottoscritto Angelo Miceli del Gruppo Consiliare Città Aperta, unitamente ai consiglieri comunali sottoscrittori in calce alla presente,
Premesso
che ai sensi del DPCM 25/5/2016 – programma straordinario per la riqualificazione urbana” Bando Periferie”, la Giunta Comunale presieduta dal Sindaco on.le Clemente Mastella con la delibera n. 121 del 29 agosto 2016 approvò il progetto denominato ‘La Citta di tutti la città per tutti’ per l’importo complessivo di €26.582.202;
che in data 09/01/2018, è stata sottoscritta la convenzione tra il Governo e il Comune di Benevento, per la realizzazione del Programma di cui sopra, con cui veniva impegnato un contributo dello stato di circa 18 milioni di euro a valere sul fondo nazionale “Riqualificazione delle Periferie”;
che il Comune di Benevento, in data 29/08/2016, ha candidato, tra i 17 interventi che facevano parte del suddetto programma, il progetto denominato “ Area Collegio La Salle /Piazza Risorgimento – progetto Lumode srl”;
in data 08/08/2018 il Comune di Benevento pubblicava il Bando di Gara “Affidamento in concessione per la progettazione definitiva ed esecutiva, la realizzazione delle opere e la gestione del parcheggio, delle residenze e dei servizi dell’opera denominata Piazza Risorgimento- area Collegio La Salle,” procedura che veniva poi sospesa, previa disposizione dirigenziale, dal RUP con nota prot. 83815 del 26 .9.2018;
Preso Atto
che la Giunta Comunale approvava il programma triennale delle opere pubbliche 2020/2022 con delibera n.69 del 30/04/2020, al cui interno trovavano allocazione opere del cd. “Piano periferie” e, conseguentemente, assumeva l’impegno a realizzare le opere previste nei tempi stabiliti dalla convenzione;
che nella seduta consiliare del 31 luglio 2020 (odg: “DUP PER IL TRIENNIO DELLA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA 2020-2022 E RELATIVI ALLEGATI”). veniva approvata una mozione a firma dei gruppi di minoranza, che invitava l’Amministrazione, alla luce dell’Art. n.1 della convenzione sottoscritta dal Comune per il bando delle periferie, a verificare la possibilità tecnica della modifica del progetto piazza Risorgimento-ex collegio La Salle e la possibilità di azzeramento di tutte le cubature previste, fatta eccezione di quelle dedicate all’attività scolastica e formativa, impegnando conseguentemente il Sindaco e la Giunta a verificare le procedure per la realizzazione del progetto “Area Collegio La Salle /Piazza Risorgimento – progetto Lumode srl”;
Considerato
che, per l’effetto, i competenti uffici comunali inviavano al gruppo di monitoraggio presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri una prima relazione del 23/10/2020, contenente una proposta di modifica del progetto e successivamente, una ulteriore integrazione in data 15/01/2021 contenente una comparazione planimetrica fra l’intervento di cui al progetto già approvato e la nuova proposta formulata dalla società Lumode srl, in cui testualmente si legge:
“La nuova proposta risulta migliorativa rispetto alla precedente proposta in quanto:
1. è un intervento più coerente con i recenti indirizzi politico/urbanistici della città. Lo spostamento del parcheggio dal Campo La Salle a Piazza Risorgimento, oltre ad essere più coerente con le destinazioni del PUC che destina espressamente tale piazza a viabilità e parcheggi (mentre la realizzazione del parcheggio nel campo La Salle, benché compatibile, è una destinazione accessoria)…
2. elimina ogni edificazione a distanza minore di 30 metri dalla galleria ferroviaria sottostante l’area del Campo del Collegio La Salle. Il progetto iniziale, infatti, benché fattibile, richiedeva l’acquisizione del Nulla Osta da parte del gestore della rete..;
3. grazie alla eliminazione del piano interrato, riduce la profondità delle opere in fondazione nell’area del Collegio La Salle…”
Constatato altresì
che nelle more, l’Associazione “Altrabenevento” presentava alcune segnalazioni/esposti all’ANAC, sottolineando in particolare le inadempienze del Comune rispetto a quanto prescritto dal vigente Codice dei contratti pubblici (D.Lgs.50/2016) in merito all’approvazione della proposta progettuale della Lumode srl, riscontrabili, nello specifico, nella minore percentuale di utilizzo del capitale privato quale violazione della normativa nazionale regolatoria del project financing;
Che l’ANAC con parere del 14/06/2021 (fascicolo 1022/21) osservava che “la modifica progettuale medio tempore intervenuta ha comportato la sollecitazione di una nuova proposta da parte dell’Ente locale al promotore, pertanto il progetto a base dell’affidamento del 2018 può dirsi superato e con esso l’intervento dell’Autorità…A margine di ciò, deve comunque osservarsi come la ricostruzione fornita dal RUP in ordine al rapporto tra finanziamento pubblico e privato non possa essere condivisa…e, prima facie, non appaiono del tutto coerenti con le indicazioni regolatorie dell’Autorità(Cfr in particolare contratto tipo per il PPP). Privo di pregio appare poi l’assunto per cui la documentazione di gara ed i relativi documenti sarebbero già stati approvati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Quest’ultima infatti non si è espressa sulle modalità con le quali verranno concretamente affidati i lavori di realizzazione dell’intervento in questione, bensì sull’ammissibilità del progetto al finanziamento erogato nell’ambito e nel rispetto dei requisiti indicati nel Bando. Sotto diverso profilo, in riferimento alla proposta di project financing, sollecitata dall’Ente locale al promotore nel febbraio 2021, si osserva che questa dovrà essere sottoposta a valutazione di pubblico interesse e, in caso di esito positivo, dovrà essere avviata una nuova procedura di gara, ai sensi dell’art. 183 c.15 del d.lgs 15/2016”;
che, quindi, con nota del 6/7/2021, il RUP ed il dirigente del settore OOPP del Comune, a fronte della nota ANAC, precisavano al promotore Lumode srl “che questa Amministrazione potrà prendere in considerazione unicamente proposte di PPP da parte di Codesta Impresa che rispettino, sotto il profilo finanziario, il dettato normativo di cui all’art. 180, comma 6 del D.L.vo 50/2016, computato fra le spese dell’investimento unicamente quelle indicate dall’ ANAC attraverso il proprio Contratto Tipo e le proprie Linee Guida”;
che la Lumode srl, attraverso lo studio legale Salvi con diffida ad adempiere del dicembre 2021 riscontrava tale richiesta di “modifica della parte finanziaria” della proposta contestandone i presupposti “poiché nella fattispecie non sussiste alcuna violazione o difformità rispetto alle norme riportate e\o indicate con la stessa o vigenti ed applicabili alla fattispecie; che, quindi, nella malaugurata ipotesi (non sussistente nella fattispecie) si riscontrassero tali difformità o violazioni, oltre alla perdita dell’ intero finanziamento residuo (non sussistendo possibilità di rientrare nel termine per un eventuale riesame), tale situazione costringerebbe il Comune alla sospensione di tutte le attività intraprese a fronte dell’ intero piano “La città di tutti, la città per tutti” ed alla restituzione della quota parte del finanziamento ricevuto, oltre a subire tutte le conseguenze in termini di richieste legittime di risarcimento avanzabili da parte di tutti i promotori (istante compresa) e gli interessati ai singoli interventi del piano finanziato;che di tali oneri, costi e danni in caso si procedesse all’adozione di alcun provvedimento che sia, per i motivi esposti nella nota che si riscontra e contesta , pregiudizievole per l’istante ne risponderà, previa ricerca delle singole eventuali responsabilità, il Comune di Benevento.
che quindi il presupposto in base al quale viene chiesta la modifica alla Lumode srl della parte finanziaria risulta assolutamente illegittima ed inconferente , senza contare la palese tardività rispetto allo stato attuale della procedura, durante la quale è stato richiesto , con notevole dispendio di costi ed oneri della proponente, di rimodulare la progettazione e lo studio di fattibilità rispetto al progetto originario;
…Per quanto innanzi premesso, l’ istante invita e diffida il Comune di Benevento in persona del Sindaco p.t, del RUP e del Dirigente del settore OOPP, ciascuno per quanto di propria competenza , a procedere senza ulteriori indugi ad adottare i provvedimenti necessari per la definizione della procedura di gara relativa all’ intervento di cui all’ oggetto entro e non oltre 15 gg dal ricevimento della presente, con riserva, in mancanza di positivo riscontro, di intraprendere in tutte le competenti sedi le azioni a tutela dei propri interessi e diritti per la ricerca delle responsabilità ed il rimborso dei costi ed oneri sostenuti oltre al risarcimento dei danni subiti;
Atteso
Che nella nota del 28/2/2022 a firma dell’ arch. Iadicicco, dirigente del settore tecnico del Comune e responsabile del Programma, si legge testualmente quanto segue:
“La successiva valutazione positiva del nucleo di valutazione, l’inserimento nella graduatoria allegato al decreto del Presidente del Consiglio Dei Ministri del 6.12.2016, poi la Convenzione sottoscritta in data 9 gennaio 2018, la successiva approvazione della variante al progetto originario del 22.02.2021 da parte del Nucleo di valutazione confermavano al Comune di Benevento un finanziamento pari a €.18.000.000,00 e de facto ne approvavano i progetti proposti, il quadro economico con la ripartizione delle risorse pubbliche e private e la percentuale relativa alle prime pari a circa il 75% e alle seconde pari a circa il 25%.
Da ultimo, un esposto all’ANAC, datato marzo 2021, ha fermato le procedure del Comune di Benevento e dell’ufficio da me guidato, di pubblicazione dei bandi relativi alle opere proposte dai privati mediante la finanza di progetto.
In sintesi, l’esposto denuncia che la percentuale di finanziamento pubblico, previsto nell’Avviso pubblicato dal Comune di Benevento nel 2016, fosse superiore a quella prevista dal Codice Appalti, ovvero che invece della percentuale del 49% il Bando concedesse almeno il 75%.
Il parere dell’ANAC… sembra avvalorare tale tesi.
Da ciò la necessità di un suo autorevole parere nel merito della questione, ovvero se si conferma che:
• Il “Bando…,in quanto tale è da considerarsi LEX SPECIALIS ed in tale ambito può e deve superare la norma prevista dal Codice Appalti;
• la validità della percentuale di contributo privato di almeno il 25%, prevista dal Bando pubblicato dal Comune di Benevento…
• molti Comuni, che hanno usufruito del finanziamento ad opera dello stesso Bando edito dalla Presidenza del Consiglio Dei Ministri, hanno applicato la stessa percentuale ovvero riconoscendo al privato un contributo superiore alla soglia prevista dal Codice Appalti …e la risposta della stessa Presidenza del Consiglio ad una FAQ che sembra non lasciare dubbi in proposito)”;
Ritenuto
che la suddetta nota a firma del Dirigente del Settore ripropone questioni tecnico-giuridiche sulle quali l’Autorità Anticorruzione si è già chiaramente espressa in termini negativi, costantemente richiamando la normativa vincolante del Codice dei Contratti pubblici in materia di finanza di progetto;
che il progetto rielaborato nel febbraio 2021 non risulta approvato nelle forme previste dal Bando, in quanto diverso da quello iniziale in base al quale era stata avanzata la domanda di ammissione al finanziamento previsto dal Bando Periferie;
che la relativa procedura di gara risulta sospesa ma non annullata;
che, allo stato, al di là di notizie informali riportate a mezzo stampa e riferibili a dichiarazioni rilasciate dal Sindaco on.le Clemente Mastella e dal suo vice avv. De Pierro, non sono noti riscontri ufficiali del Nucleo di Monitoraggio rispetto alla nota dell’arch. Iadicicco, e all’eventuale modifica del meccanismo di finanziamento dell’opera (dal Project Financing al finanziamento in proprio);
che a tutt’oggi non c’è traccia di alcuna attività di urbanistica partecipata, non sono note attività di ascolto di cittadini, di categorie professionali o economiche, ne tanto meno c’è stata alcuna convocazione della commissione consiliare competente per audizioni o approfondimenti di nessun tipo.
Tanto premesso, ritenuto e considerato
INTERPELLA il Sindaco e l’Assessore De Pierro per acquisire notizie e conoscere gli intendimenti dell’Amministrazione in ordine a:
1. stato dei rapporti in corso tra il Comune di Benevento e la LUMODE srl, e tra il Comune di Benevento e gli organi della Presidenza del Consiglio dei Ministri in merito alle prospettive di attuazione del Programma e dell’intervento sull’area che ne occupa;
2. motivi del mancato annullamento in autotutela degli atti della procedura di gara , inerente il contestato intervento, già oggetto di sospensione sin dal 26.09.2018
3. motivazioni e valutazioni per le quali, in data 28.02.2022, è stata inviata una nota dal Comune alla Presidenza del Consiglio dei Ministri tendente ad ottenere un’autorizzazione e/o una conferma del progetto de quo in palese contrasto con le raccomandazioni formulate dall’ANAC, ed in violazione dei principi regolatori della materia del project financing normati dal Codice degli Appalti;