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Paupisi – Si è recata al cimitero comunale per far visita alla tomba del marito defunto ma non ha trovato più i lumini che aveva posizionato accanto alla lapide. Maria Maddalena, una donna di Paupisi, ha espresso in una lettera ad Anteprima24.it tutto il disagio e l’angoscia derivanti da un comportamento purtroppo che l’ha profondamente turbata. 

“Ho avuto un colpo al cuore nel notare che tutti i lumini a batteria messi accanto alla sua lapide, circa 25, erano scomparsi – si legge nella missiva I soli tre rimasti erano spenti, ho provveduto a riaccenderli e mi sono recata dal custode chiedendogli se avesse notato qualcosa di strano. Mi ha risposto di conoscere già il mio problema, di sapere che erano stati rimossi dalla società che provvede all’illuminazione del cimitero in quanto non possono essere usati davanti alle tombe”.

La sollecitazione all’amministrazione comunale non ha risolto il caso: “Mi ha assalito un senso di angoscia, ho subito contattato il vice sindaco Giancamillo Morelli che ha spiegato come si sia preferito vietare i lumini per problemi legati allo smaltimento. Premetto che non comprendo il motivo di questa scelta, ma voglio ricordare agli interessati che la nostra cappella di famiglia è di proprietà privata, che è costruita su suolo privato, pertanto nessuno oltre noi componenti della famiglia può prendere decisioni sul come, quando, perché e cosa mettere all’interno di essa. Il vice sindaco mi ha tranquillizzata dicendomi che aveva parlato con il rappresentante della società che gestisce il cimitero, il quale non solo si era scusato per un errore commesso dai suoi dipendenti, ma aveva precisato che avrebbe rimesso i lumini al loro posto. Ad oggi ancora nulla”.

Maria Maddalena sostiene che non sia prevalso un sentimento di umanità: “Mi ritrovo a scrivere queste parole con lacrime di dolore. Chi ha preso questa decisione non si rende conto che lavorare in un cimitero equivale a tutelare l’anima di chi ci riposa e di chi si reca in quel luogo a pregare”. 

Il gesto denunciato, casualità o meno, coincide con il periodo dell’anno dedicato al ricordo dei defunti: “Il cimitero è un luogo sacro, in cui prima di entrare ci si spoglia di tutto. Del denaro, dell’odio, del razzismo, della politica e dell’arroganza. Consiglio a chi prende queste le decisioni di leggere almeno una volta “A’ Livella” di Totò e di riflettere bene sul suo significato. Attendo fiduciosa di rivedere i lumini all’interno della cappella accanto alla tomba del mio Carmine”