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Si è tenuta l’udienza di convalida per Alessia Petrucciani, 45 anni, e Matteo Ventura, 30 anni, entrambi di Benevento, fermati nella notte tra il 4 e il 5 aprile nel centro cittadino di Benevento, accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto per entrambi gli arresti domiciliari, accogliendo solo in parte la richiesta della Procura che aveva ipotizzato una gestione congiunta dell’attività di spaccio. Escluso, al momento, il concorso tra i due.

L’indagine è scattata sulla base di informazioni riservate, che indicavano un’attività di spaccio di cocaina a domicilio svolta dai due, già noti alle forze dell’ordine per reati in materia di droga. 

Il pedinamento e l’arresto

La sera del 4 aprile, gli agenti in borghese hanno seguito la coppia lungo le vie del centro di Benevento. Intorno alle 22:50, la BMW è stata notata parcheggiare in Viale Mellusi. Petrucciani e Ventura si sono diretti a piedi davanti ad un bar della zona, dove hanno sostato per qualche minuto in compagnia di altre persone. Poco dopo si sono allontanati per raggiungere piazza Risorgimento. È qui che gli investigatori hanno notato Ventura scendere dall’auto e incontrare un uomo nei pressi di un supermercato, con il quale ha effettuato un rapido scambio. Ritenendo che si trattasse di una cessione di droga, gli agenti hanno deciso di intervenire. Condotti in Questura per una perquisizione, gli indagati sono stati sorpresi nel momento in cui Ventura, nel parcheggio dell’edificio, ha tentato di disfarsi di un involucro in cellophane, gettandolo in un bidone della raccolta differenziata. All’interno, 12 palline termosaldate di cocaina per un peso complessivo di 9,2 grammi. Addosso al giovane anche un coltello con lama da 5 cm. 

Diverso l’esito a casa di Alessia Petrucciani. Nel corso della perquisizione gli agenti hanno scoperto nella taverna un doppio fondo all’interno di un thermos grigio in metallo, nascosto nella credenza della cucina. Al suo interno, un’altra busta di cellophane con 37,5 grammi di cocaina, un bilancino di precisione, bicarbonato di sodio (utilizzato per il taglio della sostanza) e ben 4.495 euro in contanti, occultati in barattoli e borselli sparsi nella cucina.

La decisione del giudice

Durante l’interrogatorio di garanzia, Petrucciani – difesa dall’avvocato Fabio Ficedolo – si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Ventura, – assistito dall’avvocato Marianna Febbraio – ha fornito la propria versione dichiarando che la droga era per uso personale. Ha anche sostenuto di non sapere nulla delle sostanze trovate in casa di Petrucciani e ha negato che la donna fosse al corrente della sua situazione.

Il giudice Vinetti del Tribunale di Benevento ha ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza nei confronti di entrambi, ma ha escluso – allo stato – che i due agissero in concorso. Mancano, secondo il gip, elementi certi che dimostrino un’organizzazione comune tra Ventura e Petrucciani. Nonostante fossero insieme la sera dell’arresto, non è provato che la droga sequestrata fosse condivisa o parte di un’unica attività di spaccio. In attesa dell’evoluzione dell’indagine, il giudice ha convalidato l’arresto e confermato per entrambi la misura cautelare degli arresti domiciliari