Tempo di lettura: 4 minuti

Benevento – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Lucio Lonardo, coordinatore cittadino di Forza Italia.

“Questa sofferta campagna elettorale per le Politiche volge ormai al termine ma non gli attacchi beceri, a volte ad personam, della formazione di Noi di Centro, al candidato di Forza Italia Francesco Rubano che ha il solo torto di interpretare il nuovo che avanza rispetto alle vecchie proposte di ex DC più volte riciclicatisi sotto le più disparate sigle e ideologie con l’unico obiettivo di dare una testimonianza in vita. Ricordo solo a me stesso che la Leader di questa neoformazione appena nella scorsa legislatura era stata gratificata di un seggio in Forza Italia, quella stessa formazione che oggi attacca con veemenza soprattutto nella persona del candidato di punta alla Camera dei deputati con accuse risibili che proprio per questo attirano di più l’attenzione dell’opinione pubblica acquisendo una visibilità da avanspettacolo propria dell’epoca di appartenenza. Il primo a dar via alle danze è stato il Consorte della candidata e Sindaco di Benevento che ha minacciato uno sciopero della fame per non essere adeguatamente introdotto nei palinsesti televisivi, (eppure tranne che nella Pupa e il secchione lo abbiamo visto più che in un reality show), strumento che, nel passato, in verità ha trovato motivazioni ben più nobili passando da quello di Gandhi, a quello delle così dette suffragette per il voto alle donne, a quello degli indipendentisti Irlandesi.

Forse quello a cui si sarebbe potuto avvicinare, per assonanza di motivazioni, quello dell’allora leader Radicale Panella, il così detto sciopero dei cappuccini, il solo alimento permesso nel corso della performance. Poi siamo passati alle Crociate contro i candidati non residenti, che a dire del Nostro, vengono a prendere i voti e poi vanno via, ( lapsus freudiano visto che la Consorte ha fatto la stessa cosa IN Forza Italia), dimenticando che all’epoca, da leader DC,  ci ha fatto ammoccare la candidatura di Franca Falcucci a Cerreto e di Renzo Lusetti a Benevento. Infine la boutade più grande l’accusa a Rubano di essere il Sindaco degli Autovelox dimenticando che esso è strumento di legge per la prevenzione per gli incidenti, spesso mortali, utilizzati dappertutto e quindi anche sulla Caianello. Anche Ceppaloni ha il suo Autovelox per intenderci ma essere contrari a strumenti di controllo per condotte illegali ci porterebbe ad abolire anche l’alcol test, il drug test e via discorrendo: capisco che difficile est tacere cum doleas, (è difficile tacere quando provi dolore, Cicerone), ma cercatevi delle argomentazioni più valide a meno che, con questo atteggiamento, non vogliate distogliere l’attenzione dalla vostra mancanza di progettualità e di attenzione sui temi di questo drammatico periodo: ma se anche doveste avere detta progettualità, non sareste di alcuna valenza propositiva qualora il fato dovesse concedervi una unità parlamentare che al limite potrebbe solo sbandierare alla Camera il cartello “Sandra c’è sempre”.

Capisco però che con tutti questi sopralluoghi e pseudo inaugurazioni si perda un po’ la lucidità per cui mi permetto di consigliarvi una capatina anche al Mamozio di Piazza Duomo, al Mailes, a Piazza Risorgimento dove è saltata la riqualificazione, al Viale dell’università dove non è mai partita quella dell’IMEVA, alla Stazione Centrale dove non si parla ancora di Terminal, all’Appia dove dovevano essere già collaudati i marciapiedi, alla Piscina coperta e all’Ostello della Gioventù di cui non si parla più, alle Contrade dove quanto promesso nella recente campagna elettorale non è stato mantenuto per i servizi, (sic transit gloria mundi), alle piste ciclabili  bacchettate da più di un tecnico qualificato per aver rilevato che avete convertito i marciapiedi in piste ciclabili pur in assenza di alternative alla circolazione pedonale. La più bella chicca è sempre l’ultima: spero che a breve nessuno debba vergognarsi per i pagamenti effettuati dall’Amministrazione Comunale dei debiti derivanti dal presunto dissesto in assenza dell’autorizzazione dell’Organismo Straordinario di liquidazione e in assenza di credibili criteri cronologici. Alla luce di quanto in premessa, a parere dello scrivente, avete superato e di molto i limiti dell’autovelox della decenza per cui spero vivamente che gli elettori vi diano lo stop definitivo alla circolazione”.