Luca Aquino, dopo quella Conservatorio di Latina, riceve la chiamata del prestigioso Conservatorio di Musica “Francesco Antonio Bonforti” di Trento e Riva del Garda, diretto da Massimiliano Rizzoli, e si aggiunge al già prestigioso corpo docenti. Il trombettista sannita, jazzista di fama mondiale, insegnerà Tromba jazz e Musica d’insieme a cinquanta allievi nel corso dell’anno 2023.
“Ho un gruppo di giovani talenti davvero innamorati della musica – scrive Aquino – come lo ero io e come lo sono ancora oggi. Trento è lontana da Napoli, città in cui sto vivendo, ma noi musicisti siamo abituati alle levatacce. Una vita di spostamenti e sacrifici, resi meno pesanti dagli insegnamenti del viaggio e dall’amore sconfinato per il jazz che alimenta e accorda quella chiave di lettura necessaria a codificare e calibrare l’implacabile esigenza di suonarsi dentro e cercarsi fuori”.
Luca Aquino vanta in carriera collaborazioni con mostri sacri della musica e dell’arte internazionale: da Sting a Lucio Dalla, da Mimmo Paladino a Manu Katché. Ha realizzato quasi cento album, di cui dodici a proprio nome, in luoghi sempre insoliti e accattivanti. Inizia a suonare all’età di 19 anni da autodidatta. Per due anni abbandona la pratica dello strumento per completare gli studi universitari in Economia e Commercio. L’amore per il suono di Miles Davis e Chet Baker lo riconduce allo studio della tromba e lo porta a dedicarsi completamente alla musica. Lo spirito del viaggiatore è allo stesso tempo metafora perfetta del suo percorso artistico ed espressione della sua cifra stilistica. Il suo percorso artistico trova conferma nel 2007 quando pubblica con Universal Music Group il suo primo album da leader “Sopra le Nuvole” e un anno dopo, con ospite Roy Hargrove e Maria Pia De Vito, registra “Lunaria” con cui vince il premio “Top Jazz”, promosso dalla rivista specializzata Musica Jazz. Nel 2009, registra “Amam” nell’antico bagno turco di Skopje (Macedonia) e “Tsc” in una chiesa in Olanda; nel 2010 arriva “Icaro Solo”, registrato, in solo tromba, in una chiesa in Benevento. Intreccia numerose collaborazioni con musicisti e artisti di fama mondiale; degna di nota è quella con l’artista Mimmo Paladino che lo portano allo registrazione di “Icaro Solo’ e poi di “Chiaro”, un progetto discografico incredibile, registrato in trio con una sezione ritmica norvegese e un ospite d’eccezione: Lucio Dalla. Nel 2012, dopo un importante progetto dal vivo col suo guru Jon Hassell, entra a far parte del quartetto del batterista Manu Katché e insieme registrano due album. Nel 2013 insieme al fisarmonicista Carmine Ioanna registra aQustico per la Tuk Music e intraprende un tour mondiale. Il 2015 è l’anno del suo settimo album da band leader “OverDOORS”, personale tributo alla sua band preferita, The Doors. Dopo aver diretto il “Pozzuoli Jazz Festival”e il “Bari Jazz”, il 7 aprile del 2016 partecipa all’evento “Manu & Friends” condividendo il palco dell’Olympia di Parigi con Sting, Richard Bona, Noa, Stephan Eicher, Raul Midon e Tore Brunborg. Il 2016 vede anche la realizzazione e commercializzazione dello speciale modello di tromba firmato “aQuino”, realizzato insieme all’artigiano olandese Hub Van Laar.
Le sue influenze musicali hanno radici nei primi ascolti di Baker e Davis, a buon diritto gli valgono l’appellativo di ‘apostolo del Miles elettrico” (Francesco Prisco, Il Sole 24 Ore), ma anche nel rock dei Doors, degli AC/DC, in quello di Jefferson Airplane, Muddy Waters, Led Zeppelin e si riflettono in progetti che spaziano tra diversi generi musicali: dal jazz all’hip hop, dalla musica elettronica fino al grunge e alla musica d’autore.
La passione per la sperimentazione sonora e le registrazioni in luoghi insoliti sono tra gli aspetti più sottolineati dalla stampa di settore che lo descrive come “l’esploratore sonoro contemporaneo”, analogamente la critica estera riconosce in lui quel particolare tratto italiano che nell’immaginario internazionale richiama il viaggio, la creatività, l’estro visionario e la bellezza. Il luogo e la storia assumono un valore speciale e sono al centro di alcuni tra i suoi migliori progetti e del festival da lui ideato e diretto, “Riverberi” che utilizza l’acustica naturale di luoghi storici come elemento centrale della performance. I tour mondiali vanno di pari passo con l’amore per il territorio e il suo Paese, coincidono con la spinta del viaggiatore che tende verso l’altrove per tornare a casa con i tesori fatti di esperienza e di suono. Straordinario progetto a sua firma è la registrazione di un album nel sito archeologico di Petra in collaborazione con l’Orchestra Nazionale Giordana. Il progetto “Petra” ha visto il coinvolgimento di partner prestigiosi quali l’Unesco Amman Office, il Petra Development and Tourism Authority e la Talal Abu-Ghazaleh Organization. Un’iniziativa senza precedenti promossa all’interno della campagna mondiale #Unite4Heritage, lanciata dall’Unesco a difesa del patrimonio artistico e culturale dai crimini di tipo terroristico.
Registra la colonna sonora del film “Fortunata” – vincitore del David di Donatello – diretto da Sergio Castellitto su una sceneggiatura di Margaret Mazzantini con Jasmine Trinca e Stefano Accorsi. Il 2017 vede Aquino rinunciare, per via di un infortunio, al suo Jazz Bike Tour, che avrebbe previsto un tour di cinquanta concerti consecutivi, da affrontare bicicletta da Benevento a Oslo. Nel 2019, dopo due anni recupera due infortuni concecutivi al settimo nervo del faciale, registra e viene pubblicato con l’etichetta discografica Act Music, il suo nuovo album “Italian Songbook”.
Nel 2021 realizza il progetto “Gong”, dedicato alle storie di grandi pugili, partecipa, con la sua musica, alla realizzazione del video Oplontis “L’incoronazione di Poppea” con la regia di Alessandro Alatri, realizzato nel sito Unesco Parco Archeologico di Oplontis, realizza il suo nuovo progetto green “Natura in Musica”, in collaborazione col WWF, e il progetto europeo JaWo Music Residencies ideato per la formazione di giovani musicisti.
Nel 2022 realizza il progetto “Gadara” con l’orchestra nazionale giordana, in un teatro romano nel sito archeologico della città giordana di Umm Qais, con una vista spettacolare sul lago di Tiberiade, all’incrocio di diversi sentieri e paesi: Israele, Giordania, Siria, ma anche Palestina e Libano. Un brano del progetto “Gadara” è stato poi utilizzato per il nuovo film di Mimmo Paladino.