Tempo di lettura: 2 minuti

“E’ un tema che affrontiamo da anni. Lavoriamo per mettere insieme le istituzioni che, a vari titolo, hanno la possibilità di incidere sul problema, per portarlo a soluzione. In questa ottica, con l’appuntamento che abbiamo voluto a Morcone, intendiamo tracciare il punto della situazione nel contrasto ai cinghiali, alla luce, naturalmente, delle iniziative introdotte nell’ordinamento dal piano straordinario varato dalla giunta regionale per fronteggiare in maniera compiuta l’emergenza cinghiali”. E’ il presidente provinciale nonché vice nazionale della Coldiretti, Gennarino Masiello a presentare il senso e lo scopo dell’incontro che la Coldiretti ha organizzato per domani a Morcone. L’obiettivo è quello di effettuare una compiuta ricognizione sulle possibilità che il piano straordinario ha introdotto e codificato nel contrasto agli ungulati, che rappresentano una minaccia sempre più drammatica per l’agricoltura e per le persone.

Il convegno si terrà nella sala conferenze della Fiera di Morcone, a partire dalle 18.30. “Il piano, fra le altre cose, comincia a dare i suoi frutti – svela Gerardo Dell’Orto, direttore generale provinciale della Coldiretti – anche grazie alla collaborazione, sancita dalla norma, degli enti locali”. La discussione, tra l’altro, si focalizzerà anche su come costruire una vera e propria filiera della carne degli animali abbattuti.

I lavori, coordinati dal responsabile dell’ufficio stampa regionale dell’organizzazione, Roberto Esse, si apriranno col saluto del sindaco di Morcone, Luigino Ciarlo, di Antonio Mastrantuono, presidente della sezione Coldiretti di Morcone e di Antonio Di Maria, presidente del Gal Alto Tammaro. Ci saranno poi le relazioni di Roberto Mazzei, area economica Coldiretti Campania, di Antonio De Cristofaro, docente ordinario dell’università degli studi del Molise e di Aldo Di Brita, dottore di ricerca, esperto faunistico. Le conclusioni saranno curate dal presidente Masiello e dall’assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo