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Benevento – “E’ il momento che i senatori si facciano sentire nello spogliatoio”. Walter Lopez ieri era in tribuna al Ciro Vigorito per assistere a Benevento-Ternana e non ha dubbi su cosa serva a produrre l’atteso scossone. Appesi gli scarpini al chiodo la scorsa stagione, l’uruguaiano ora svolge il ruolo di intermediario di mercato. “Non ho accusato il cambiamento perché non ho nulla da rimproverare alla mia carriera da giocatore – dice ai microfoni di Anteprima24 -. Ho sempre dato il massimo per le maglie che ho difeso, non c’è nulla di più appagante”.

Con il Benevento ha ottenuto due promozioni di fila per lo storico doppio salto dalla C alla A, ora però il club è nei bassifondi del torneo cadetto. Cosa sta mancando?
“La rosa del Benevento è di grande spessore ma il periodo è molto delicato. La medicina è tornare a fare risultato pieno, ma questa B non è affatto semplice da affrontare. Lo dimostra il fatto che ogni squadra può stupire e non esistono gare scontate. Contro la Ternana ho visto due Benevento diversi: uno esaltante e l’altro deludente”.

Quello dei giallorossi è stato un calo fisico o mentale?
“Non vivo lo spogliatoio quotidianamente ma so come vanno alcune cose nel calcio. Quando ci sono infortuni e ritardi di condizione per un allenatore non è facile agire, però se sei in vantaggio di due gol devi trovare le energie per portare a casa i tre punti. E’ evidente l’importanza di Schiattarella per il gioco di questa squadra. Una volta uscito lui, le cose non hanno funzionato più. Bisogna fare in modo che la forma fisica consenta a ciascun calciatore di aumentare il proprio minutaggio e di essere incisivo”.

Come si esce da questo momento?
“Credo che ora tocchi ai due o tre senatori che tengono in mano lo spogliatoio. Sta a loro far scattare la scintilla giusta anche nella testa dei compagni. Senza dimenticare che in panchina c’è Cannavaro, una personalità forte con un’esperienza immensa da calciatore. Più di questo non posso dire, è stata la prima partita del Benevento a cui ho assistito”.

La Ternana, altra sua ex squadra, ora è prima in classifica. L’ha impressionata?
“E’ una squadra quadrata. Ieri nel primo tempo ha fatto malissimo ma poi è riuscita a trovare intensità anche grazie al cambio di modulo. Secondo me Lucarelli ha toccato le corde giuste, i rossoverdi diranno la loro fino alla fine perché hanno qualità. In questa B ci sono diverse pretendenti alla promozione. Penso al Genoa, al Cagliari, poi al Bari e alla Reggina. ad esempio. Mi ricorda la prima B che affrontai ai tempi del Brescia. Entusiasmante ma complessa”

Al di là della partita, ha avuto modo di trattenersi nel Sannio?
“Sono venuto appositamente per la partita, ho scambiato quattro chiacchiere col presidente Vigorito. Abbiamo parlato di passato ma anche di futuro. Potrebbe esserci modo di collaborare, vedremo nei prossimi mesi. Ho grandi ricordi di questa città e di questa tifoseria, sento ancora molte persone di Benevento e tanti compagni di quell’avventura. Capita spesso di scriverci su Whatsapp per confrontarci su tutto”.

Se la sente di dare un consiglio al gruppo attuale?
“Anche quando ero a Benevento è capitato di non vincere una partita da un mese e mezzo. Quando le gambe non vanno, bisogna agire maggiormente con la testa. E’ lei che comanda, è sempre stato così”

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