Sette punti in tre partite hanno rivitalizzato il Como e dato alla classifica un aspetto differente. Moreno Longo, però, non si fida e in conferenza stampa ha etichettato la prossima sfida con il Benevento come uno scontro salvezza. Il tecnico lariano ha presentato il confronto di domani in programma al “Ciro Vigorito” annunciando due assenze e parlando di una gara da affrontare con la giusta pressione.
Benevento – Avrà un significato molto importante, lo reputiamo uno scontro diretto a tutti gli effetti. E’ vero che sono arrivati sette punti preziosissimi per la nostra classifica, ma stiamo parlando di una settimana e come sempre prediligo avere grande equilibrio. Non dobbiamo farci portare via dai pensieri concreti che sono quelli di andare a Benevento e affrontare una diretta concorrente, cercando di potare assolutamente punti che sono importanti per la nostra classifica. Sappiamo che non sarà semplice perché troveremo un ambiente caldo e una squadra che farà di tutto per cercare la vittoria, allo stesso modo dovremo cercare di farlo anche noi con ancora più convinzione, coraggio e intensità.
Aspettative – E’ normale che quando non arrivano i risultati gli allenatori si cambiano, è una cosa ovvia e scontata. Abbiamo grande rispetto del Benevento, ha un organico forte, partito per disputare un campionato di prima fascia. Ha giocatori e qualità per invertire la rotta, sappiamo che ci troveremo un Benevento motivato, non ci aspettiamo una squadra con dei problemi.
Disponibili – Baselli e Iovine non ci saranno, Cutrone lo abbiamo recuperato anche se manca ancora un allenamento.
Crescita – Mi aspetto un miglioramento in tutti i reparti, la squadra ha tanti margini di crescita. Dobbiamo andare a ricercare i miglioramenti in tante situazioni, perché arrivare all’eccellenza in tre, quattro mesi è impossibile. Ci sono stati dei miglioramenti e su quella base dovremo lavorare con la stessa attenzione e lo stesso spirito. Adesso dobbiamo continuare, non possiamo permetterci di fermarci.
Svolta – Credo molto nei momenti della stagione, ce ne sono alcuni in cui sei in fiducia e altri in cui la fiducia può venire meno. I risultati aiutano, ma aspetterei a fare delle valutazioni perché dobbiamo ancora capire se siamo capaci di giocare meglio con o senza pressione. In questo momento la pressione ci ha fatto bene e me la tengo ben stretta, spero che tutti la sentino anche a Benevento. La leggerezza è il mood giusto ma non è questo il momento perché la classifica è ancora delicata e non abbiamo ipotecato alcun obiettivo, non dobbiamo farci distogliere da questo e dobbiamo ancora percepire quella pressione che ci ha permesso di fare uno step importante. Per essere ambiziosi bisogna passare dalle prossime partite, in questo momento siamo concentrati sul nostro percorso e sappiamo che Benevento sarà uno scontro diretto.
Modena – Non ho visto il mio miglior Como, era la terza partita in una settimana, l’abbiamo approcciata bene ma poi si è vista la stanchezza. Siamo stati bravi a essere squadra e a portare gli episodi dalla nostra parte, ma abbiamo fatto partite migliori.
Play Off – Le voci non ci disturbano, ma serve equilibrio nei giudizi. Una settimana fa non sapevano nemmeno quante possibilità di salvezza avessimo, ora che ci sono, passare a parlare di play off mi sembra esagerato. Dobbiamo avere il nostro equilibrio, poi se tra tre settimane ci ritroviamo a parlare dopo tre vittorie, io alzo le mani e dico di spingere forte e andare. Vincere tre partite in questo campionato, però, è tosta per chiunque, per questo preferisco essere equilibrato. Dobbiamo pensare solo al Benevento come la partita come più importante dell’anno.
Modulo – Col Modena non abbiamo giocato 3-4-1-2, è l’unico modulo che non abbiamo fatto. Potenzialmente abbiamo giocato 3-5-2 perché Da Cunha ha fatto la mezzala, come era capitato in passato a Parigini. Le caratteristiche dei giocatori e le posizioni ti permettono di attaccare diversamente. Non è il giocatore che fa il modulo, ma è l’interpretazione del giocatore in base alle posizioni a determinare lo scacchiere.
Attacco – Gabrielloni e Cerri possono giocare insieme, possono occupare spazi diversi senza pestarsi i piedi. Nelle scelte ho cercato di essere il più funzionale possibile, considerando l’avversario, il momento, lo stato di forma, senza fossilizzarmi su situazioni predefinite. Credo che un’asse portante debba sempre esserci in una squadra, ma sono consapevole di avere attaccanti forti per questa categoria e tutti sono importanti. Mancuso spesso ha fatto vedere di fare le migliori cose subentrando, però lo prendo in considerazione come tutti gli altri. Non vedo l’ora di dargli quella continuità che tutti ci aspettiamo. Quando scelgo lo faccio pensando a chi può darci qualcosa in più.
Chajia – Sta sempre meglio, è normale che la sua è un’assenza molto lunga dai campi. Per quanto riguarda il minutaggio non potrà avere una condizione ottimale, però il ragazzo è in grado di iniziare una partita o subentrare. Avrei voluto concedergli più minutaggio domenica scorsa, poi sono successe cose che mi hanno portato a fare altre scelte.
Ciro Vigorito – Ci aspettiamo un ambiente caldo, la partita è importantissima per noi ma lo è anche per loro. I tifosi cercheranno di aiutare la squadra, spingendola alla vittoria. Sappiamo benissimo delle difficoltà che vorranno crearci. Il Benevento, come ho detto, è una squadra di qualità, se si analizzano i singoli calciatori si fa fatica a pensare che si trovino in quella posizione di classifica. La serie B, però, non fa sconti a nessuno, oggi ci sono situazioni completamente sovvertite rispetto ai pronostici.