Tempo di lettura: 2 minuti

Benevento-   Il vecchio – nuovo presidente della Provincia di Benevento, Nino Lombardi  ha oggi giurato dopo le elezioni di giovedì scorso al Pantedeschi che lo hanno proclamato eletto con il 72% dei voti. La cerimonia si è svolta in Consiglio provinciale questa mattina alla Rocca dei Rettori e quindi da oggi il Vice Presidente Lombardi, in  carica dopo la vicenda giudiziaria che ha interessato il suo predecessore Antonio Di Maria lo scorso 24 novembre, è a tutti gli effetti Presidente.

La sala consiliare era gremita questa mattina. Presenti, tra gli altri, la senatrice Sandra Lonardo, molti sindaci a cominciare da quello del capoluogo Clemente Mastella, il nuovo presidente della Camera di Commercio, Pino Bruno; il questore, Edgardo Giobbi, il direttore dell’Asl Gennaro  Volpe,  il presidente dell’Asi Luigi Barone, il direttore della casa circondariale Gianfranco Marcello, il consigliere regionale  Gino Abbate.

Il neo presidente Lombardi ha sottolineato nel suo discorso di accettazione: “Mi relazionerò con tutti  sia amministratori che sindaci. Dobbiamo lavorare insieme e quindi in sinergia per la crescita del nostro territorio. Sono fiducioso per la nostra provincia  e auspico che ci sia  una certa predisposizione alla crescita del Sannio e questo va al di là delle proprie idee politiche. Il giudizio dovrà essere sempre fatto in maniera costruttiva e non dovranno mai venire meno le relazioni umane”.

Lombardi ha proseguito: “Sono contento del risultato. Guardiamo oltre. Non è il 72% che mi deve spingere a fare ma sono molte cose in programma che dobbiamo concretizzare. La riforma del Rio ha fatto in modo di provocare un esautorazione di molte deleghe. Le province sono quelle più vicini ai comuni  il Governo deve cambiare questa prerogativa” 

Successivamente ci sono stati i saluti da parte dei consiglieri provinciali. Subito dopo c’è stata la surroga del nuovo consigliere provinciale Nicola De Vizio, sindaco di San Giorgio la Molara,  subentrato proprio a Nino Lombardi eletto presidente 

La cerimonia si era aperta con l’Inno Europeo e quello d’Italia, e  si è caratterizzata anche per un minuto di silenzio in memoria di Pellegrino Ciotta lo sfortunato operaio 58 anni perito in una fabbrica alle porte del capoluogo il 2 agosto scorso