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E ora? Quale scenario si prospetta per la politica a Limatola? L’approdo del sindaco Parisi in Forza Italia apre uno squarcio di riflessione sulla questione della gestione del bene comune perchè è palese l’imbarazzo che potrebbe generarsi in una situazione nella quale sindaco e opposizione si trovano dalla stessa parte, mentre la maggioranza ancora non ha certificato alcun passaggio e resta rappresentanza di un fazione opposta, vicina ai mastelliani.

E’ bene ricordare che l’intero gruppo di ‘A Limatola per Limatola’ aveva abbracciato la causa Forza Italia con largo anticipo, era pronta anche la sede dedicata a Berlusconi che, però, non è stata ancora inaugurata per continui rimandi. Ora quella sede, anche se fisicamente esistente ma fattivamente virtuale, vede entrare un nuovo volto e non uno di poco conto, ma il primo cittadini in persona. Da antagonista di una lunga battaglia a compagno di viaggio il passo è breve. Da botta e risposta a condivisione di idee e linea politica, la conseguenza naturale.

A questo punto, diventa lecito chiedersi la reazione dei consiglieri di maggioranza che hanno condiviso un percorso che, adesso, ha perso valore e consistenza, per abbracciarne uno completamente opposto. Se non sarà rimpasto in maggioranza, allora l’imbarazzo potrebbe essere palese nel trovarsi fianco a fianco con persone che diventano avversari politici e a battagliare con i nuovi compagni di viaggio. Quelli capitanati da Massimiliano Marotta che hanno già chiarito che rimarranno lì dove la gente ha voluto che stessero. Certo potrebbe anche esserci l’inversione di marcia degli oppositori, uscire da Forza Italia, ma questa è una supposizione o una possibilità che, comunque riporterebbe il tutto allo stato normale delle cose.

Altra soluzione? Certificare l’intero passaggio della giunta a Forza Italia e allora si avrebbe una soluzione comoda: maggioranza e opposizione tutti dalla stessa parte. Un po’ come essere in accordo o disaccordo con se stessi. Socratica come cosa.