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Limatola (Bn) – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma di Massimiliano Marotta.

Le elezioni amministrative 2022 sono alle porte e noi cittadini Limatolesi saremo nuovamente chiamati alle urne per scegliere il nostro nuovo sindaco e il nostro nuovo consiglio comunale. Negli ultimi tempi, tante sono state le sollecitazioni che mi sono arrivate da amici, familiari e conoscenti; tutti mi hanno chiesto di dare un contributo attivo alla vita amministrativa di Limatola. Questa proposta può apparire strana e insensata a chi osserva con superficialità la politica locale. Frettolosamente, si potrebbe dire che io già appartengo alla macchina amministrativa. Ma chi mi conosce bene, sa la mia posizione a riguardo. In questi ultimi anni ho avuto il piacere e l’onore di rivestire la carica di assessore comunale, ho potuto conoscere un mondo che visto dal di fuori s’immagina ben diverso e magari di facile esercizio. Ma non è così. Se si vuole esercitare bene il ruolo di rappresentante della cittadinanza, di lavoro da fare ce n’è  e di tempo da dedicare a studiare le carte ne occorre. Io ho cercato in questi anni di dare il meglio di me, sempre nel primario interesse della collettività e mai per seguire o inseguire intenti personalistici. Ho fatto le mie scelte, quelle che ho ritenuto corrette e non dannose per i cittadini e ne vado fiero. Avrei potuto fare altre scelte, optare per una via ben diversa, magari mercanteggiando le mie idee per qualche “comoda”  poltrona, non l’ho fatto. Ritengo che prima di tutto viene la dignità, poi il resto. Mi auguro che in questa tornata elettorale restino fuori dalla politica i ripensamenti continui e il voltagabbanismo esasperato delle idee. Certo sul mio operato mi si potrà dire quasi di tutto, positivo o negativo che si voglia, ma su un dato assodato non potrò essere giudicato, la coerenza ai miei principi. Soprattutto in ragione della passione che nutro da sempre per il mio paese, unitamente alla mia intensa esperienza professionale nel mondo del sociale e non solo, ho preso seriamente in considerazione l’ipotesi di dare un contributo attivo alla vita amministrativa di Limatola. Davanti ad un’insistenza sempre più crescente dei miei più cari sostenitori, eccomi qui a manifestare la mia convinta e decisa volontà di candidarmi come primo cittadino del Comune di Limatola. Mi muove, in primis, il desiderio di dare al paese una nuova rotta, una sterzata rispetto al PASSATO che è ancora PRESENTE e che dobbiamo evitare che diventi FUTURO. Lo sconforto in cui versa Limatola è fin troppo evidente, ma io non voglio assolutamente perdere tempo nell’elencare gli errori fatti, quanto piuttosto è mia intenzione porre l’accento su ciò che si può e si deve fare per risollevare il nostro territorio. Sono concreto e pragmatico e per questo non me la sento di promettere opere faraoniche che tutti sanno che difficilmente potranno essere realizzate. I cittadini non vogliono promesse ma hanno bisogno di vedere gli interventi, le opere e le attività dell’amministrazione in tempi rapidi e con modalità consone a rispondere alle reali esigenze del paese. Sono queste le motivazioni che mi hanno spinto a prendere la decisione di presentarmi alle AMMINISTRATIVE del 2022. Il mondo sociale è cambiato e Limatola non può tirarsi fuori dal cambiamento e girare lo sguardo altrove. Tale cambiamento investe anche il profilo amministrativo. Chi amministra la cosa pubblica deve essere al passo con i tempi, deve guardare con serietà al futuro, deve essere saggio e prudente ma allo stesso tempo lungimirante e sempre propositivo e innovativo. Le difficoltà del nostro territorio non si superano con l’inerzia e l’immobilismo, con le accuse reciproche, con la ricerca costante di un capro espiatorio, ma con senso di responsabilità, passione e competenza. A mio avviso, senza alcuna supponenza, credo che serva la giusta autorevolezza, che non deve mai diventare autoritarismo e accentramento del tanto desiderato potere. L’unico potere è in mano ai cittadini che indicano all’amministrazione la strada da percorrere affinché il Sindaco utilizzi nuovi strumenti e rinnovate strategie per FARE e GOVERNARE Limatola. L’amministrazione al servizio dei cittadini e non viceversa. Su alcuni aspetti in particolare il mio impegno non può che essere pragmatico: ottimizzazione delle risorse e minimizzazione delle criticità, servizi per la cittadinanza, benessere diffuso, innovazione tecnologica, risparmio di spesa, miglioramento della qualità di vita. Gli ambiti nei quali ho pensato primariamente di intervenire sono i seguenti: manutenzione e ottimizzazione degli edifici pubblici come le scuole; imprese, innovazione e infrastrutture; turismo; tutela dell’ambiente; sicurezza urbana; inclusione sociale; crescita economica; illuminazione pubblica; gestione dei rifiuti, sistemi di comunicazione e informazione e altri servizi di pubblica utilità. Tutto ciò deve trovare concretezza nell’agire quotidiano di un sindaco capace e di una giunta con consiglieri preparati e competenti, in grado di trovare una sinergia con i dipendenti comunali nella consapevolezza che senza una squadra qualificata, aggiornata e motivata nulla si può fare. Limatola è ferma da troppo tempo; ha forte necessità di cambiare e di innovarsi; deve attrarre investimenti come accadeva un tempo; deve diventare una città viva e dinamica che valorizza le proprie potenzialità; deve guardare lontano. Ho deciso di candidarmi anche perché voglio che i nostri figli abbiano la possibilità di studiare, lavorare e vivere a Limatola se lo desiderano, senza essere costretti ad emigrare in altre città o paesi poiché qui mancano le occasioni di formazione e di lavoro. Dobbiamo fare sì che si riprenda a produrre, ad attrarre imprese per far lavorare giovani e meno giovani. Bisogna rendere nuovamente Limatola appetibile per le società che intendono investire nel nostro territorio, per esempio snellendo la burocrazia e riducendo gli oneri e le imposte locali. Questo perché l’amministrazione è chiamata a dare risposte ad un problema sempre più impellente, ossia la mancanza del lavoro e una bassa crescita economica. Un’attenzione speciale va poi dedicata alle identità che rendono preziosa una comunità: bambini, adolescenti, anziani, disabili. Si tratta di cittadini talvolta fragili che necessitano di cure e preoccupazioni particolari, ma che – con le loro risorse – possono arricchire ciascuno di noi. Io credo che un’amministrazione efficiente debba avere la famiglia al centro della propria agenda di lavoro, garantendo dei servizi idonei per i soggetti in età evolutiva e per i giovani, così come delle iniziative dedicate alla popolazione più anziana e più fragile. Nessuno può essere lasciato indietro e solo; facendo così si migliora – a mio avviso – la qualità di vita dei cittadini che si sentono accolti e accompagnati nelle piccole o grandi difficoltà quotidiane. Purtroppo, sono consapevole del fatto che in tutta Italia stiamo attraversando un periodo di significativi tagli alla spesa pubblica, ma sono altrettanto certo del fatto che l’Ente Locale può e deve ottimizzare e garantire i servizi essenziali senza riduzioni e sconti. Il supporto dei cittadini e del terzo settore è un valore aggiunto nonché un elemento chiave per puntare al bene comune. Pertanto, l’amministrazione ha il compito di valorizzare e coordinare queste sinergie, alimentando uno spirito di collaborazione che non lascia spazio a scontri e inutili competizioni. Queste sono solo alcune delle idee che vorrei porre all’attenzione dei limatolesi nei prossimi mesi. Senza alcuna presunzione, ho l’ambizione di vivere la mia candidatura come un’ipotesi capace di offrire a tutti un’alternativa, andando oltre le pregresse o attuali appartenenze politiche, ma soprattutto oltre le passate divisioni e scissioni. La mia vuole essere una candidatura capace di unire tutti i diversi “pezzi” della società limatolese. In questi mesi voglio persuadermi e persuadere che un’altra Limatola è possibile e avvicinabile se solo uniamo le forze per il bene del paese. Io inizio a mettermi in gioco e chiedo ai limatolesi di accettare la scommessa e di unirsi a me in questa avventura. Sono convinto che insieme ce la faremo. Voglio chiudere questa mia missiva con un augurio di speranza a tutte le persone che in questo periodo stanno attraversando un momento particolare. Stiamo vivendo tutti giorni che ricorderemo a lungo, per il silenzio che ci circonda, per le piazze deserte, per l’impossibilità dei rapporti parentali ed amicali cui siamo abituati, per il lavoro da casa, il lavoro agile e, purtroppo, per i bollettini giornalieri sul numero delle persone, contagiate o decedute. Qualcuno, anche dai banchi del Parlamento, ha richiamato scenari di guerra: certamente in guerra ormai da tempo sono i medici, gli infermieri, gli operatori del Servizio Sanitario Nazionale. Questa crisi, pur nella sua drammaticità, è l’occasione per osservare e per comprendere la realtà, gli altri e il mondo che ci circonda, per capire che l’altro vive accanto a noi e ha le nostre stesse paure e corre i nostri stessi rischi. Auguro a tutti un sereno 2022″