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Si terrà lunedì 27 novembre presso il Teatro Comunale Vittorio Emmanuele di Benevento la presentazione del libro “SENZA LIMITI – Vita e opera di Antonio Del Donno” di Simona Lombardi edito dalla elKozeh editore.

L’evento, moderato dal giornalista e scrittore Franco Di Mare vedrà la presenza del professor Elio Galasso, storico dell’arte e Direttore Emerito del Museo del Sannio, della docente universitaria e assessore alla cultura del Comune di Benevento Antonella Tartaglia Polcini, dei critici e storici dell’arte Isabella Pedicini e Generoso Bruno, della figlia dell’Artista Annarita Del Donno, dell’editore Jean Pierre el Kozeh, dell’autrice Simona Lombardi nonché le testimonianze del giornalista Nico De Vincentiis e del notaio Ambrogio Romano.

Interverrà per i saluti introduttivi il Presidente della Provincia Nino Lombardi mentre le conclusioni saranno affidate al sindaco di Benevento Clemente Mastella.

L’ingresso all’evento è libero.

Con SENZA LIMITI – vita e opera di Antonio Del Donno a firma di Simona Lombardi riprende il cammino della el Kozeh Edizioni interrotto due anni fa a causa della pandemia di Covid e avviato con la pubblicazione di GIARDINO DI DELIZIE. Del Chiostro di Santa Sofia in Benevento” di Elio GALASSO.

Antonio Del Donno è una pietra d’inciampo nel panorama artistico del Novecento beneventano che, con il suo sguardo prospettico, ha saputo reinterpretare in chiave transavanguardistica le mai risolte contraddizioni del nostro tempo ma anche della Città.

Nell’equilibrio dinamico del costante conflitto tra sacro e profano, spirituale e terreno, tradizione popolare e dimensione universale che Del Donno sublima, si riconoscono, infatti, le tensioni irrisolte che, consciamente o meno, in ognuno albergano.

Del Donno è, dunque, un figlio di Benevento ma con  un’anima universale che lo rende artista internazionale dal talento indiscusso, apprezzato dalla critica più qualificata e che non ha (ancora) raggiunto il più ampio pubblico solo per la sua ritrosia al piegarsi a logiche di mercato che non condivideva.

Nonostante ciò, il suo percorso artistico ha comunque trovato conferma nei traguardi internazionali della presenza delle sue opere al MoMa di New York ma anche nella sezione d’arte contemporanea dei Musei Vaticani, nella cripta del Museo San Fedele di Milano nonché negli spazi del Museo Pecci di Prato.

L’editore si augura fortissimamente che questa opera contribuisca a dare meritata luce a questo Artista straordinario e, al contempo, che favorisca – sia nelle generazioni contemporanee che in quelle future – la formazione di una “identità beneventana” troppo spesso evocata ma mai realmente perseguita in modo maturo e collettivo.