Il Coordinamento sannita di Libera ha condotto un’Assemblea pubblica nella Sala della parrocchia di Santa Maria degli Angeli per lanciare l’appuntamento del 21 marzo, Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Quest’anno la manifestazione nazionale è stata indetta a si svolgerà a Trapani, ma nel Sannio non mancheranno appuntamenti per onorare la memoria dei Caduti della violenza della criminalità organizzata e favorire la riflessione, la ricerca e l’impegno sui temi della cittadinanza, dei diritti e della lotta alle mafie.
In quella occasione saranno letti oltre 1000 nomi dei Caduti. Le scuole, gli allievi e le associazioni saranno pronte a commemorare le vittime della mafia e del malaffare.
“La memoria non dovrà essere mai retorica. Noi dobbiamo interrogarci rispetto a quel sangue. Cosa abbiamo fatto in questi trenta anni nati dalle strage di Capaci e via d’Amelio. Il nostro impegno non può fermarsi. Va difeso e va preservato”: questo l’impegno del referente di Libera Michele Martino.
Per l’occasione l’esponente di Libera ha parlato anche di Pnrr, di aree interne e la mancata occasione di confrontarsi sulla vertenza Hanon System con il Ministro degli esteri Antonio Tajani venuto nei giorni scorsi a Pietrelcina per una manifestazione di carattere politico ed elettorale in nome del suo Partito, Forza Italia, Ma il fatto che Tajani non abbia affrontato una vertenza di lavoro che coinvolge 65 dipendenti nella provincia sannita è stata negativamente commentata: la presenza del vice premier nella Città di Pietrelcina poteva essere un’occasione utile ed importante per rappresentare le ragioni della lotta dei lavoratori contro la proprietà sudcoreana, intenzionata a chiudere lo stabilimento di contrada Olivola. “Ci deve essere un faro sempre acceso su questa vertenza”, ha scandito Martino: “Noi abbiamo la sensazione che tutto fisica nel dimenticatoio. C’è stato un Consiglio comunale, grandi solidarietà ma a Pietrelcina si è svolta solo una passerella fine a se stessa. Non hanno speso una parole sul drammatica vicenda di quei 65 lavoratori. Sarebbe stato opportuno un segnale concreto. La politica delle nomine va messa da aprte ma dovremo spendere più energie nel difendere quel presidio di lavoro. Se chiuderà sarà una grande sconfitta per la classe politica sannita”.
Quest’anno ricorre il trentennale di Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, fondata nel 1995 dopo le stragi di Capaci e di via d’Amelio del 1992. Il tema scelto “Il vento della memoria semina giustizia”. Sul Pnrr Martino ha detto: “dovremo creare un osservatorio civico. Credo sia opportuno. Gli osservatori presso la Prefettura è importante ma riteniamo sia necessario anche quest’ altro importante organismo”.
Il referente di Libera ha quindi spiegato come sia doveroso da parte di tutti tenere alta la guardia contro le possibili infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici e nei cantieri: “Non possiamo permetterci di rivivere epoche come quelle post terremoto del 1980”