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“Quando era nel partito di Di Pietro, Zoino era meno distratto. Da quando è diventato un semplice esecutore dei diktat di Del Basso De Caro, insieme al suo spirito critico sembra aver dismesso anche l’attenzione e un po’ di acume. Non che sia tenuto a dare conto a Zoino delle mie scelte politiche, tuttavia ricordo a tutti che ho sostenuto la candidatura del sindaco Mastella in occasione delle ultime amministrative quando, insieme a tanti amici del PD candidati a sostegno di Mastella, ho constatato il declino del partito locale, nel quale militavo sin dalla sua fondazione. Ma a Zoino tutto questo sembra sfuggire. In modo abbastanza elementare, segnalo al segretario Zoino la contraddizione in cui vive il suo PD: alleato in Regione di Mastella ed avversario a Benevento, solo per volontà di De Caro. Al segretario cittadino non credo sfuggano temi tanto rilevanti, solo la poca buona fede consente di non vederli e trattare d’altro. Invece, rispetto al quadro politico non credo che il rappresentante del partito di De Caro, che addirittura si richiama al centrosinistra, possa negare una circostanza clamorosa: se si è evitata nel capoluogo e nella provincia sannita una deriva a destra, il merito è dell’aggregazione centrista del sindaco Mastella”, lo scrive in una nota il coordinatore cittadino NdC Cosimo Lepore.

“Non certo del PD ridotto al lumicino, nonostante la lungimirante gestione di Zoino in città e di Cacciano in provincia. Purtroppo c’è chi nel Pd, partito che conosco meglio e ben prima di Zoino, preferirebbe la destra alla guida del Sannio pur di non dover convivere con colui che tante volte ha sconfitto Del basso De Caro. Mi chiedo su questo punto e su tutte le contraddizioni Zoino perché non intervenga? Può esprimere un proprio parere? Su questi temi non l’abbiamo mai ascoltato o letto, può rendere noto ciò che pensa? In tutta Italia, in ogni tempo, all’interno di qualsiasi partito, sarebbero azzerati leader che avessero accumulato tante sconfitte come quelle che possono annoverare i vertici del PD locale. Invece, a Benevento, all’epoca del PD di De Caro, c’è ben poco”, conclude Lepore.