Arriva in Campania la settima tappa di “C’è Puzza di Gas”, la campagna d’informazione e sensibilizzazione sui rischi legati alle dispersioni e agli sprechi di gas fossile promossa da Legambiente e sviluppata con il supporto di Clean Air Task Force (CATF).
Legambiente insieme al CATF ha effettuato durante la tappa un’indagine su tre impianti a gas campani 1 gestiti da SNAM: la Centrale di Compressione di Melizzano, l’impianto di regolazione e misura (REMI) IR712/A a Maddaloni e il bypass di emergenza del nodo di Melizzano. Grazie alla termocamera per la rilevazione ottica di gas “FLIR GF320” sono state individuate in totale circa 70 punti di emissione, dei quali 11 casi di venting 2 e circa 60 perdite, in differenti componenti delle infrastrutture (bulloni, valvole, giunture, connettori e contatori) dimostrando, talvolta, uno scarso livello di manutenzione o componenti inadeguate. In particolare nella Centrale di Compressione di Melizzano sono stati identificati più di 30 punti di emissione, dei quali tra le 20 e le 25 perdite e 9 casi di venting. In questo impianto, come nel bypass di Melizzano, preoccupante il flusso continuo di gas volontariamente rilasciato in atmosfera (venting) di routine, pratica che, per Legambiente e CATF, dovrebbe essere vietata. Nell’impianto di Maddaloni, invece, trovate circa 25 perdite e un caso di venting.
I monitoraggi sono stati svolti in Campania dall’associazione ambientalista e CATF tra il 15 e il 17 febbraio. “Sono sconvolto dalla quantità di componenti che perdono metano che abbiamo rilevato dal monitoraggio condotto sui tre impianti a gas campani — ha dichiarato Théophile Humann, Responsabile della campagna sul metano di Clean Air Task Force — In aggiunta a un gran numero di rilasci volontari di gas, in quasi tutti i punti dove ho puntato la termocamera ho trovati diverse perdite: dalle tubature, valvole e misuratori. In tempi di discussioni accese sulle questioni energetiche, vedere tutto questo metano alimentare il cambiamento climatico è profondamente preoccupante”.
La Campania, soprattutto per via dell’impianto di compressione di Melizzano, è uno snodo di transito del gas che, importato dall’estero, arriva dal sud Italia verso le regioni più a nord. Una rete di gasdotti, nazionali e locali, destinata ad ampliarsi con i progetti presentati presso il MASE e in attesa di autorizzazione, o all’interno del Piano Energia e Ambiente Regionale (PEARS) che, se approvati, porterebbero alla realizzazione 551 km di nuovi gasdotti.