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Benevento – La spaccatura interna alla Lega sannita sembra ormai insanabile. L’ennesimo scontro tutto interno tra i salviniani della prima ora e i leghisti del post 4 marzo saliti in fretta e furia sul carro dei vincitori, pare certificare una divisione che evidenzia una scollatura tra la base, seppur piccola, della Lega beneventana e i seguaci della coppia Ricciardi-Principe.
 
La nota di Stefano D’Agostino, non lascia spazio a dubbi: “Si convoca un vertice di leghisti sanniti, guidati da Claudio Mosè Principe presso la sede della componente politica della sottosegretaria Pina Castiello e dell’europarlamentare Lucia Vuolo e i tesserati (quelli della prima ora!) lo apprendono dalla stampa”. 
 
Stefano D’Agostino è colui che la Lega Sannita l’ha sponsorizzata quando ancora esisteva chi se ne scandalizzava ed espressione sul territorio di Valentino Grant. Il riferimento va all’appuntamento tenutosi giovedì sera con all’ordine del giorno la valutazione sull’attuale evoluzione politica in seno alle varie istituzioni provinciali dopo la tornata elettorale del 26 maggio scorso.
 

Sono inoltre amareggiatoprosegue – per quanto successo ad Agosto 2018 , quindi dopo le elezioni politiche.  In un vertice a quattro con l’ On. Cantalamessa, Ricciardi e l’Avv.Tombino, si era parlato di proseguire in un ottica d’ integrazione e continuità rispetto a quanto operato dal mio coordinamento negli anni precedenti. In pratica, in nome della continuità ed integrazione mi fu chiesto di fare un passo indietro da coordinatore provinciale e nominato responsabile regionale alle politiche agricole e alimentari. Lo feci e dal cilindro venne fuori un coordinamento provinciale guidato dal solo Luca Ricciardi senza nessun componente che si era prodigato”.

 
D’Agostino poi aggiunge: “A proposito, in questo vertice, almeno dalla stampa, non appare il nome di Ricciardi, una dimenticanza o semplicemente si è ritenuta la sua, una presenza superflua?” La mia riflessione, visto che sano stati presenti anche esponenti dell’amministrazione comunale beneventana, mi porta a fare pensieri un po’ così, direi, irriverenti – afferma ironicoDobbiamo aspettarci, da questo vertice, una nuova corrente che voglia cavalcare l’onda favorevole della Lega in vista delle prossime elezioni regionali? Lo so – aggiunge – a pensar male si fa peccato, ma a volte ci s’azzecca, diceva un famoso politico! Vorrei ricordare- concludea chi si approccia alla compagine Lega, che i Partiti si reggono con Statuti e tesseramenti, ma soprattutto che il nostro motto è “La Lega la si serve, non ci si serve!” A buon intenditor…”