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Benevento – Il M5S, a firma di Marianna Farese, ha presentato interrogazione sulla gestione delle strutture sportive di pertinenza degli Istituti scolastici di primo grado (e dunque del Comune, che è titolare degli edifici). Ecco la nota stampa:

“Come noto, la gestione ordinaria di tali strutture spetta ai singoli Dirigenti Scolastici, mentre la gestione straordinaria degli edifici spetta all’Ente Comune. Tali strutture sono utilizzate in modo esclusivo dagli Istituti Scolastici per le attività curriculari, mentre potrebbero essere sottoutilizzate negli orari al di fuori di quello scolastico. La fruizione di tali strutture da parte della cittadinanza potrebbe contribuire a migliorare lo stile di vita dei cittadini e al contempo consolidare il senso di comunità che si aggrega intorno alla “scuola” così come più volte evidenziato dagli strumenti di programmazione nazionale e regionale come ad esempio “scuole-aperte”. Questa Amministrazione ha avviato un percorso, attraverso l’emanazione di diversi regolamenti, al fine di razionalizzare l’uso degli immobili di proprietà comunale da parte di privati con l’individuazione di procedure ad hoc per l’affidamento in gestione di tali immobili. Il M5S chiede, dunque, di sapere come sono disciplinati i rapporti tra Istituto e Ente comune per l’uso di tali strutture; se è prevista una regolamentazione delle strutture sportive di pertinenza degli Istituti Scolastici; se è prevista una procedura di affidamento a terzi, quali caratteristiche debbano possedere i terzi che intendano farne richiesta, se è previsto un corrispettivo per usufruirne”. 

“Più in generale, – si legge nella nota – sulle problematiche legate alle strutture sportive cittadine, ribadendo apprezzamento per il lavoro della Commissione presieduta da Luca Paglia che, faticosamente, sta cercando di mettere ordine nel ginepraio che, nel decennio precedente, ha prodotto rendite di posizione “feudali” da parte di alcuni gestori privati, si rimarcano alcune criticità irrisolte: quelle relative al Paladua e al Palaparente (su cui siamo intervenuti con una nota a gennaio, che manifestano una frattura interna alla maggioranza che governa la città), quelle relativa alle strutture tennistiche (che manifestano una scollatura tra parte politica e tecnica di Palazzo Mosti), e, soprattutto, quelle relativa al mancato rinnovo della convenzione sullo stadio Vigorito (su cui siamo intervenuti con una nota a novembre 2017). Da quando, lo scorso anno si premeva affinché si fosse pronti prima di Natale, si è arrivati ad oggi, nell’imminenza dell’approvazione del bilancio previsionale, senza sapere quanto il Comune dovrebbe incassare dall’adeguamento del canone. Le continue tensioni, che denotano la volontà di non rimanere con il “cerino” acceso in mano, mostrano come, su questioni spinose, Mastella e i suoi perdano il piglio decisionista che invece esercitano molto bene nei confronti di soggetti deboli (vedi vicenda Corso Garibaldi o refezione scolastica)”.