Presentati ieri da ANCE Benevento ed ANCE Campania, due ricorsi al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale), il primo contro l’Agenzia campana mobilità infrastrutture e reti “ACAMIR”, ed il secondo contro l’Amministrazione provinciale di Benevento, che vedono in questa prima fase 12 aziende firmatarie.
Oggetto dei ricorso contro Acamir l’annullamento, previa sospensione, del bando di gara indetto dall’Agenzia per l’affidamento congiunto della progettazione esecutiva e dell’esecuzione dell’intervento di “Fondovalle Vitulanese – lavori di completamento dell’arteria in direzione “Valle Caudina SS. 7Appia” 3° lotto (ex 4° lotto) e bretella di collegamento alla SS. 7Appia – I stralcio funzionale”.
Oggetto del ricorso contro l’Amministrazione Provinciale l’annullamento del Bando di gara per l’esecuzione dell’”Appalto integrato per l’affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva, ed esecuzione dei lavori inerenti la realizzazione della Strada di collegamento area interna del Fortore con SS 90 bis. Lavori di costruzione strada di collegamento Foiano V.F. – SS. 90 bis (1° tronco) tratto S.P. n. 169 contrada/Calcarella – S.P. n. 88.
Secondo i ricorrenti, le gare impugnate risultano illegittime in quanto in contrasto con la normativa vigente in tema di revisione dei prezzi, nonchè rispetto all’aggiornamento dei prezzari ai sensi del Decreto Aiuti. Per il terzo lotto della Fondovalle Vitulanese i prezzi indicate sarebbero sotto soglia prezzario per circa il 55%, mentre per il 1° tronco di collegamento Foiano V.F – SS 90 bis parliamo di del 34% dei prezzi sotto soglia. In base a quanto rilevato dai ricorrenti, le opere previste nel progetto definitivo posto a base di gara sono state stimate facendo riferimento a prezzi non aggiornati rispetto alla normativa vigente.
“Abbiamo avviato una battaglia al fine di tutelare imprese e territorio”, spiega Mario Ferraro Presidente di ANCE Benevento. “I prezzi a base della gara, infatti, non consentirebbero di portare a termine le opere oggetto dei ricorsi. Corriamo il rischio che il mancato adeguamento dei prezzari favorisca il proliferare delle cosiddette incompiute, vale a dire opere appaltate e rispetto alle quali l’impresa appaltatrice non sia messa nelle condizioni economiche di di portarle a termine. Nel giro di pochissime ore dalla presentazione del ricorso, sono oltre 50 gli imprenditori che hanno fatto giungere la condivisione dell’azione messa in campo. In ANCE Benevento, proprio in questa direzione, è attivo lo sportello legale che offre consulenza alle imprese iscritte e non iscritte allo scopo di evitare contenziosi tra stazioni appaltanti ed imprese. Siamo pronti a scendere in campo ogni qualvolta ci sia necessità di perseguire il benessere della collettività e di salvaguardare le imprese”.