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“Un nuovo incontro che sembra essere stato buono esclusivamente a guadagnare tempo e giustificazioni. Lo sterile comunicato diramato nulla aggiunge a quanto era già noto”. Così i sindaci di Bonea e Bucciano – rispettivamente Giampietro Roviezzo e Pasquale Matera – sulla questione della linea ferrata “Valle Caudina”.
“Siamo lontani da quello che può essere definito il punto di arrivo della drammatica vicenda dei lavori sulla Ferrovia Benevento-Cancello. Non possiamo che esprimere – evidenziano i due – un giudizio tutt’altro che positivo su quanto si è sviluppato nel corso della “riunione” di oggi ed in quella del 4 Novembre scorso, quest’ultima tenutasi presso il Consiglio regionale della Campania, dove eravamo stati convocati, quali Sindaci interessati dal percorso della Ferrovia Benevento-Cancello – a dire il vero non si sa nemmeno bene su sollecitazione di chi – dal Presidente della IV Commissione, Luca Cascone, alla presenza, tra gli altri, del Presidente dell’Ente Autonomo Volturno , Umberto De Gregorio. L’intenzione era quella di fornirci “aggiornamenti” – si fa per dire – sulla delicata situazione della linea ferroviaria e, quindi, sul dramma che vive la Valle Caudina. Abbiamo assistito, però, alla comunicazione di imminenti eventi che potrebbero lasciare ancora aperte ulteriori “incertezze”.

Ci è stato comunicato – specificano i due sindaci – l’ennesimo rinvio della tanto agognata riapertura della ferrovia, questa volta a Luglio 2025, con la solita riserva di tante incognite, di tanti se, di tanti forse (“sempre che …”). L’unico argomento, come al solito, che si evita di trattare è quello delle responsabilità di tutto quello che stiamo drammaticamente vivendo. Si, perché dovrà pur esserci un responsabile se da quasi cinque anni i nostri studenti non possono raggiungere Napoli col treno, se i nostri concittadini non possono recarsi negli ospedali napoletani col treno, se qualche coraggioso turista non può raggiungere Benevento e la sua provincia in treno, se qualche intrepido imprenditore non prende nemmeno in considerazione l’idea di insediarsi nel Sannio, se a molta parte degli investitori continua ad essere sconosciuta la Valle Caudina e l’intero Sannio. Come biasimare allora i cittadini esasperati che continuano a costituirsi in comitati spontanei. Come non continuare ad essere al loro fianco nella lotta che ormai tutti i giorni deve essere alimentata perché sia attuata una continua vigilanza su quanto ormai si continua a procrastinare, in maniera irriguardosa, sine die. Più che di “cauto ottimismo”, per non dire “realistico pessimismo”, intendiamo essere “vigili controllori” sulle prossime “evoluzioni” insieme ai tanti cittadini esasperati che da troppo tempo sono vittime incolpevoli di un comportamento discriminatorio, a cui da troppo tempo viene negato il libero accesso ad un servizio indispensabile con conseguente lesione del diritto di libertà di movimento sul territorio. Si assumano le proprie responsabilità – concludono Matera e Roviezzo – e traggano le conseguenze De Luca e De Gregorio: si dimettano per le loro gravi negligenze”.