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“Per i lavori alla Torre e per i nuovi spazi da destinare alle attività didattiche si naviga ancora a vista. L’avvio dei lavori di demolizione era previsto a giugno, ma arrivati al 22 agosto non vi è traccia di nessun operaio nell’area. Questo vuol dire che, a causa dei ritardi dell’Amministrazione, l’impattante fase di demolizione dell’edificio della Federico Torre sarà realizzata ad anno scolastico iniziato mentre i bambini, i docenti, il personale Ata, le famiglie frequenteranno quotidianamente la Nicola Sala”.  E’ quanto dichiarano i consiglieri comunali di opposizione Giovanna Megna e Francesco Farese che proseguono: “Risulta assolutamente necessario chiarire come sarà garantita la sicurezza e la vivibilità per il plesso Nicola Sala durante la demolizione e la ricostruzione del plesso Torre. Su questi aspetti registriamo invece il silenzio assoluto dell’Amministrazione Mastella che ha puntualmente disatteso tutti gli impegni assunti in questi mesi, mentre decine di famiglie, docenti, lavoratori attendono risposte.
Visti anche i notevoli ritardi con l’avvio dell’abbattimento ad anno scolastico iniziato, sono state valutate la compatibilità delle operazioni di demolizione e rimozione e le conseguenze in termini di emissioni sonore, emissioni di polveri per la scuola sita a pochi metri dal cantiere? Sono stati valutati gli effetti in termini di salubrità degli ambienti destinati alla didattica della Nicola Sala? La cittadinanza aspetta risposte esaustive e supportate da adeguate verifiche tecniche. Parliamo, infatti, di un plesso frequentato da bambini delle scuole elementari la cui tutela richiede la massima attenzione.
Così come resta avvolto nel mistero il piano per gli spazi da dedicare alle attività didattiche della Torre. Il plesso di via Bartolomeo Camerario, destinato alle classi terze, infatti, è ancora occupato dalla scuola Pietà.  L’edificio della Pietà tuttavia è interessato dai lavori di riqualificazione che dovevano concludersi a dicembre 2023 ma che sono ancora in corso. Ci siamo recati in questi giorni nell’area a più riprese notando che è ancora montata l’impalcatura, che la ditta stamattina stava ancora intonacando la facciata esterna, che non è stato ancora ripristinato il manto del piazzale, che all’interno vi sono ancora attrezzature per le lavorazioni. La scuola Pietà, in sostanza, è ancora un cantiere in piena attività. L’Amministrazione ha il dovere di spiegare se da oggi al 12 settembre, in 20 giorni, riuscirà a completare i lavori alla Pietà, adottare gli atti per ultimazione lavori, stato finale e regolare esecuzione, ottenere la prevenzione incendi dai Vigili del Fuoco e tutte le certificazioni necessarie, effettuare le pulizie all’esterno ed all’interno, realizzare il trasloco degli arredi da via Camerario alla Pietà e da Capodimonte (dove sono stati momentaneamente stoccati gli arredi della Torre) a via Bartolomeo Camerario. Qualora non riuscisse a garantire il tutto entro questo termine, qual è il piano per assicurare l’avvio dell’anno scolastico sia agli alunni della scuola Pietà che agli alunni delle classi terze della Federico Torre?
Speriamo che la risposta non sia, come avvenuto recentemente in altre occasioni, che si deciderà in corso d’opera o che la maggioranza decide come amministrare. Avere una programmazione chiara su materie di rilevanza primaria come la scuola – concludono Farese e Megna – è un dovere verso tutta la cittadinanza”.