Benevento – Una lezione di speranza per un’economia che non punti solo al profitto a scapito anche della dignità umana e dell’ambiente, ma che sappia invece cogliere i valori sociali e civili del lavoro, della solidarietà, esaltando nel contempo le ricchezze artistiche delle nostre città storiche d’arte.
Questo, in estrema sintesi, il senso della “lectio magistralis” che Padre Antonio Loffredo, il “parroco visionario” del Rione Sanità di Napoli, ha tenuto oggi davanti al Senato Accademico dell’Università degli Studi del Sannio. Un messaggio rivolto alle Istituzioni e ai cittadini riuniti nel Convento di Sant’Agostino in occasione della consegna della laurea magistrale honoris causa in Economia e Management.
L’Ateneo sannita ha finora concesso lauree honoris causa a grandi imprenditori, in senso classico, come Lee Iacocca o Diego Della Valle. Oggi ha invece voluto consegnare il prestigioso riconoscimento ad un uomo di Chiesa che è riuscito a coniugare i principi propri dell’intervento nella società e nella comunità locale della Chiesa cattolica, con un progetto di emancipazione e di crescita delle classi fragili e deboli che altrimenti non avrebbero avuto alcuna prospettiva di lavoro. Il tutto in un Quartiere dell’antica capitale del Regno delle due Sicilie che evoca suggestioni persino leggendarie, a cui comunque ha fatto riferimento un grandissimo autore quale Edoardo de Filippo o il principe della risata, Totò.
Padre Loffredo è riuscito a coinvolgere i giovani in un progetto di rinascita dei beni culturali, religiosi, popolari e civili dei percorsi delle catacombe, una delle vere ricchezze di Napoli “legale”, dando loro dunque una speranza per il futuro e consentendo alla stessa economia cittadina di crescere.
All’Auditorium Sant’Agostino presenti l’arcivescovo di Benevento mons. Felice Accrocca, il Procuratore Aldo Policastro, il sindaco di Benevento Clemente Mastella il fondatore di Futuridea Carmine Nardone.
Il Rettore Gerardo Canfora aprendo la mattinata ha sottolineato: “Un momento di riconoscimento per l’attività di Don Antonio. Vogliamo riconoscere questo modello che mette al centro la persona e le comunità coniugando l’esigenze dei più deboli creando sviluppo sostenibile. Si può fare in un modo diverso e padre Antonio lo ha dimostrato“
Il Rettore ha quindi esortato a ripensare al concetto di economia mettendo al centro l’uomo, le comunità e i territori: “Solo cosi si possono ricreare modelli di sviluppo sostenibile nel tempo”. Dopo il saluto del direttore del Dipartimento Demm Unisannio Massimo Squillante, la cerimonia è proseguita con la laudatio affidata a Paola Saracini associata di Diritto del Lavoro.
Si è svolta quindi la Lectio di padre Antonio Loffredo per titolo “Le Catacombe di Napoli. Il Patrimonio di una Comunità”. Loffredo ha voluto spiegare: “Un modello che speriamo possa essere replicabile. Il nostro impegno è stato quello di mettere l’uomo al centro. Mai come in questo momento la finanza, l’economia è lontana dalla vita quotidiana“
Loffredo ha poi concluso: “Mi sono accorto che sullo stemma dell’Unisannio c’era Arechi II e mi sono ricordato come proprio lui era citato come un devoto della nostra catacomba. Un amicizia antica che va coltivando“.