Nonostante l’ottava rete in campionato messa a segno contro il Catania da Eric Lanini, poco o nulla sembra cambiato negli equilibri della rosa del Benevento e nella prossima gara a Potenza per lui potrebbe esserci la diciottesima panchina di questa stagione con la maglia da titolare ben salda in quel ruolo nelle mani di Manconi.
Se da gennaio 2024 fino ai play off Lanini è stato una pedina inamovibile nel 4-3-3 disegnato da Auteri, con il passaggio al 4-2-3-1 in estate l’ex Reggiana é subito scivolato dietro nelle gerarchie dell’attacco giallorosso disputando appena due gare partendo dal primo minuto. I motivi? L’allenatore del Benevento nella conferenza stampa successiva alla vittoria contro il Catania é stato abbastanza criptico usando il bastone e la carota per Lanini “un calciatore – lo ha definito – che ha colpi che non c’entrano nulla con la Serie C” ma allo stesso tempo Auteri ha aggiunto che farebbe sempre lo stesso numero (alto) di gol a prescindere dalle sue presenze dal primo minuto. In soldoni, per il tecnico della Strega, il più prolifico attaccante della sua batteria incide molto di più entrando nel finale quando le squadre si allungano, le energie calano e Lanini può sprigionare tutto il suo repertorio fatto di colpi da biliardo come a Trapani o in stile “Figurine Panini” al volo come contro il Catania. La straordinaria media di un gol ogni 62 minuti fino ad ora non è bastata a Lanini per trovare più spazio perché mister Auteri, nonostante questi numeri da urlo sta proseguendo ad utilizzarlo “alla Altafini”, come l’attaccante brasiliano (oriundo) che era solito entrare in campo nel finale risultando spesso decisivo.
In quella zona di campo mister Auteri predilige l’asse Simonetti-Manconi, entrambi con caratteristiche diverse e che non ‘vedono’ la porta come Lanini, ma capaci secondo la valutazione del tecnico di assicurare una maggiore copertura e allo stesso tempo sostegno a Perlingieri e Lamesta facendo al meglio la doppia fase, un mantra della sua idea di calcio. Sulla carta, poi, Lanini potrebbe anche fungere da terminale offensivo, ma nella sua esperienza nel Sannio ha dimostrato di essere devastante partendo largo sulla fascia spaccando in due le difese nel 4-3-3, modulo che ne ha esaltato le qualità al massimo lo scorso anno. In fondo, con il ritorno a pieno regime di Pinato, mister Auteri avrebbe gli uomini per tornare a tre in mezzo al campo, ma appare difficile una rivoluzione simile che comporterebbe scelte drastiche in avanti con tanti calciatori disponibili e meno maglie da assegnare.
Il futuro? Difficile dirlo. Lanini ha il contratto in scadenza a giugno 2025 e sono tantissime le squadre che farebbero carte false per assicurarselo. Per ora l’ex Reggiana ha avuto un atteggiamento da professionista esemplare mettendosi al totale servizio della squadra dimostrando grande attaccamento alla maglia, ma con il perdurare di questa situazione potrebbe anche emergere un po’ di scoramento. Ad Auteri il compito di farlo sentire parte integrante del progetto per non disperdere un patrimonio che sarà fondamentale nel girone di ritorno come lo è già stato prima del giro di boa.