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Mario Pasquariello, assessore ai Lavori Pubblici al Comune di Benevento, replica ad Ambner De Iapinis in merito alla vicenda dei lampioni di corso Garibaldi. Scrive Pasquariello:

“Dopo aver letto il quesito posto attraverso i mezzi di informazione dal presidente di “Movimento Città verde”, Ambner De Iapinis, in merito alla sorte dei lampioni storici che ornano la parte alta di Corso Garibaldi, ritengo opportuno intervenire anche per soddisfare quella che è la curiosità di molti cittadini beneventani.

Al momento quattro dei suindicati lampioni, modello tipo 1900 con cima a pastorali e cetra, si trovano a Longiano (FC), presso lo stabilimento della Neri spa, azienda leader nella costruzione, manutenzione e restauro di corpi illuminanti, per essere restaurati (la stessa sorte era toccata ad un altro dei detti lampioni, oggi puntualmente ritornato nel suo sito originale). Il loro posto è stato preso, momentaneamente, da lampioni di nuova generazione.

Presso lo stabilimento della Neri spa gli storici lampioni saranno soggetti al seguente intervento:

– separazione di ogni elemento divisibile che compone il candelabro;

– catalogazione e selezione dei pezzi recuperabili e scelta della metodologia d’intervento più appropriata in base allo stato di conservazione ed alla consistenza del materiale;

– sabbiatura completa di ogni elemento originale;

– riparazione, ad opera di esperti carpentieri, delle parti che risultano danneggiate utilizzando, dove necessario, la saldatura con apporto di materiale specifico per la ghisa;

– ripristino, sulla colonna, ove mancanti, dei decori in ghisa a forma di grappolo con l’applicazione di nuovi di identica fattura;

– controllo di tutti i decori e riparazione delle parti ammalorate del pastorale;

– sostituzione dei vecchi corpi illuminanti (le sfere), non più rispettosi delle attuali norme volte a contrastare l’inquinamento luminoso, con nuovi corpi illuminanti (a norma) che riproducono gli originali dell’epoca;

– attenta smerigliatura e rifinitura di tutte le superfici;

– stuccatura eseguita a mano:

– verniciatura degli elementi in ghisa con protettivo zincante utile a proteggere anche le superfici interne;

– utilizzo di nuova bulloneria in acciaio inox e di una guaina termo-restringente alla base dello stelo.

Nel mese di aprile p.v. gli storici lampioni saranno riconsegnati e torneranno a far bella mostra di sè nel loro sito originario.