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Benevento – Tre anni trascorsi a Benevento non sono paragonabili a sei mesi vissuti in riva al lago di Como. Giovanni La Camera, tuttavia, ricorda con affetto entrambe le esperienze. Quello in programma per la decima giornata di serie B non sarà il match del cuore, ma sicuramente sarà una sfida che il ragazzo di Messina seguirà con particolare interesse.

La rosa del Benevento non si discute, così come non si discute l’allenatore, è un’annata particolare“, racconta, confidando di dare sempre uno sguardo ai giallorossi, “alla spalle c’è una società importante, una delle migliori insieme a quella del Como, partita con l’idea di vincere. Quando le stagioni cominciano in questa maniera, però, poi si fa fatica, ma io credo che se il Benevento riuscirà a ricompattarsi in fretta potrà fare ancora bene“.

Indica la rotta da seguire l’ex centrocampista: “Benevento è una piazza importante, con una tifoseria che non fatica a innamorarsi. Il rischio è quello di scottarsi, per questo quando parlo di ricompattarsi intendo l’intero ambiente. I tifosi devono rimanere vicini alla squadra, possono essere l’arma in più in questo momento. Giocare in uno stadio caldo, come lo ricordo, può rappresentare un valore aggiunto. Poi c’è Cannavaro, non dimentichiamolo“.

Punta sul tecnico partenopeo La Camera, chiamato a dimostrare anche in Italia quanto di buono fatto durante l’avventura asiatica. “Ha raggiunto alti livelli, soprattutto da calciatore ma anche da allenatore. Si è buttato in questa esperienza e non può sbagliare, è un tecnico molto valido e lo saprà dimostrare“.

L’altra faccia della medaglia è rappresentata da un Como diverso rispetto a quello salutato nell’estate del 2016. “Quando c’ero io, c’erano giocatori come Ganz, Scuffet e Barella. Era una rosa di alto livello, mentre la società era in difficoltà“, ricorda, “oggi è un pianeta diverso, c’è una programmazione importante e a lungo termine, basata sulla voglia di arrivare nel calcio importante. L’obiettivo è la serie A, le basi ci sono“.

A mancare sono i risultati, come per il Benevento. Un avvio di stagione complicato che ha trasformato il confronto del ‘Sinigaglia‘ in una sorta di match salvezza. “Siamo ancora all’inizio, anche se la classifica può effettivamente pesare. Benevento e Como hanno fatto entrambe una campagna acquisti di livello e sono partite con altri obiettivi. La serie B, però, è un campionato particolare, lungo e ricco di ostacoli. Bisogna essere concreti e continui per spuntarla. Oggi si tratta di una gara salvezza e chi vincerà potrà trarne l’entusiasmo necessario per risalire“.

Una battaglia per i tre punti, durante la quale potrebbero risultare decisivi “gli attaccanti, in un momento delicato una giocata può risultare determinante. Conterà tanto l’esperienza, quella di Cannavaro in panchina e quella di Fabregas in campo. Entrambi hanno giocato ad alti livelli e possono riaccendere l’entusiasmo delle rispettive squadre. La partita vera si vince durante la settimana, poi in campo a prevalere sarà chi sbaglierà di meno“.