In un’atmosfera di esoterismo e folklore, Benevento si prepara a indossare il suo mantello magico con una iniziativa che coinvolge amministratori, associazioni, accademici, commercianti e non solo. La prima edizione di “Janara – Le Streghe di Benevento”, evento curato dai direttori artistici Antonio Frascadore e Nico Girolamo, si è aperta con un lungo e interessante convegno al termine del quale è stato siglato un protocollo d’intesa – della durata di tre anni – che mira a trasformare il capoluogo sannita in un vero e proprio ‘hub delle streghe’.
La prima giornata ha coinvolto sindaci e rappresentanti da tutta Italia e persino oltreoceano, mediante un collegamento dagli Stati Uniti, con Lisa Peterson, Board Members Mayor’s Office di Salem, nota città del Massachusetts in cui nel 17esimo secolo si svolsero numerosi processi per stregoneria, conclusisi con diverse condanne a morte che coinvolsero sia donne che uomini.
Tra i firmatari del protocollo, oltre al padrone di casa, il sindaco Clemente Mastella, le fasce tricolore Elia Giordanino da Rifreddo, Matteo Pastorelli da Castel del Monte, Stefano Andrea De Paola da Uggiano e Guglielmo Zanchetta, responsabile della rigenerazione culturale dal Comune di Trioria.
Un accordo che segna un passo fondamentale per valorizzare la tradizione esoterica del capoluogo sannita, ‘patrimonio’ a cui la città è molto legata. Il protocollo prevede la promozione di eventi culturali, festival tematici e studi accademici, creando un legame indissolubile tra passato e presente. Durante l’incontro, due sessioni di dibattito hanno approfondito ed esplorato il potenziale di un turismo legato al fascino esercitato da questi fenomeni.
“Iniziamo ora un percorso importante – ha dichiarato Mastella – devo dire con un po’ di ritardo rispetto alle altre città italiane che hanno un legame con le streghe. Ci farebbe piacere portare all’attenzione di un pubblico più ampio la nostra leggenda e la nostra cultura. Accettiamo insegnamenti e consigli dai rappresentanti delle città che già organizzano vari eventi sul tema”.
Una ulteriore iniziativa, dunque, volta a promuovere un aspetto significativo del patrimonio antropologico-culturale cittadino.
In una tavola rotonda, coordinata dalla professoressa Cristina Ciancio, esperti delle Università Federico II di Napoli e Statale di Milano – come Alberto Baldi, Beatrice Del Bo e Marina Benedetti – hanno analizzato il fenomeno delle streghe da un punto di vista antropologico e storico. “Le streghe sono state prima inventate e poi bruciate”, ha detto Benedetti, evidenziando come il cristianesimo fosse permeato da superstizioni e pregiudizi nei confronti del mondo femminile e in particolar modo rispetto alle donne ‘sapienti’, ovvero dotate di capacità particolari.
Un legame profondo affrontato, nel suo intervento, anche da Lisa Peterson, che ha spiegato che in America, all’arrivo dei colonizzatori europei, i riti magici, inizialmente praticati con una certa libertà, furono etichettati come diabolici.
Per tre giorni Benevento diventa crocevia della magia e del mistero, nell’auspicio che tale Manifestazione – così come altre che si svolgono sul territorio – contribuisca a divenire un punto di riferimento per i tanti appassionati del genere.