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San Marco dei Cavoti (Bn) – I colori del giallo e del blu, i canti, i manifesti, i cartelloni, la folla. Le strade di San Marco dei Cavoti si riempiono di studenti, docenti, ma anche semplici cittadini, tutti uniti, tutti con un solo ed unico obiettivo…manifestare, marciare in nome della Pace. 

Quella Pace tanto attesa, sperata e forse ancora troppo lontana. Una guerra ingiusta, sbagliata, tra popoli che potrebbero dirsi e ritenersi fraterni, che invece litigano portando solo distruzione e morte. 
Ed ecco, allora, che gli studenti dell’I.C. San Marco dei Cavoti, guidati dal dirigente scolastico Maria Vittoria Barone, hanno voluto portare la loro vicinanza al popolo ucraino, attraverso la musica, le parole, le canzoni, attraverso quel linguaggio universale che inneggia all’amore, alla fratellanza, al rispetto degli altri, in una parola, alla Pace.
Nel suo indirizzo di saluto, il dirigente ha voluto ricordare il discorso che Pericle fece al popolo ateniese. Non a caso la Grecia è stata la culla della civiltà occidentale ed esempio di democrazia diretta dove le decisioni si assumevano nella cosiddetta agorà. Il pieno rispetto delle idee altrui è la massima espressione di democrazia e di libertà.
Dopo l’esecuzione, da parte dell’orchestra della scuola, degli inni nazionali,  italiano e ucraino, di alcune canzoni particolarmente significative , ha preso il via  la marcia per la Pace.
Vogliamo una terra senza soldati, senza più guerre nè cuori spezzati, vogliamo la pace, vogliamo l’amore, vogliamo tutti un mondo migliore”, questo lo slogan che riecheggiava nelle vie del paese fortorino.
È evidente di come accoglienza e inclusione connotino la scuola e la comunità di San Marco dei Cavoti
Una folta rappresentanza del popolo ucraino è stata  presente in tutti i momenti della manifestazione.